Il premier australiano Scott Morrison sarebbe pronto a trasferire l’ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme. Lo riferisce il quotidiano Sidney Morning Herald e lo avrebbe confermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un comunicato.
Morrison, nei giorni scorsi avrebbe tenuto infatti un colloquio telefonico con il premier israeliano al quale avrebbe manifestato l’intenzione di spostare l’ambasciata australiana da Tel Aviv a Gerusalemme, riconoscendo quest’ultima, come capitale di Israele.
Ma se questa eclatante iniziativa può forse spiegarsi con il timore del premier di perdere la maggioranza alle imminenti elezioni suppletive che coinvolgeranno anche una piccola parte di comunità ebraica, la volontà di uscire dall’accordo è singolare e mostra un chiaro allineamento alle politiche di Trump e Netanyhu nei confronti dell’Iran.
Le reazioni nel mondo arabo non si sono fatte attendere: 13 ambasciate mediorientali a Canberra hanno espresso dura condanna nei confronti di Morrison che comunque ribadisce il suo endorsement nei confronti dell’ipotesi “2 Stati”, uno per Israele e uno per la Palestina. Di nuovo fuoco sulla polveriera Medio Oriente.