(Agenzie). Nonostante gli appelli della comunità internazionale a calmare le ostilità, continuano gli scontri tra manifestanti palestinesi e polizia israeliana al complesso della moschea Al-Aqsa, mentre più di 5.000 agenti sono stati dispiegati per le strade della città vecchia di Gerusalemme Est. Diversi scontri sono avvenuti anche nelle zone e nei villaggi limitrofi.
La situazione si è poi aggravata quanto la polizia israeliana ha deciso di bandire l’accesso alla moschea agli uomini con età inferiore ai 40 anni, nel tentativo di ridurre le tensioni, proprio nel giorno della preghiera, dopo che il movimento palestinese Hamas aveva convocato una “giornata della rabbia”.
Da parte loro, le autorità israeliane temono l’aggravarsi degli scontri con l’avvicinarsi delle festività religiose delle due fedi. Infatti, l’Eid al-Adha, la festa del sacrificio dei musulmani, coinciderà quest’anno con il digiuno solenne dello Yom Kippur ebraico. Inoltre, i fedeli ebrei inizieranno la loro settimana di celebrazione del Sukkot (o Festa dei Tabernacoli), festività che vedrà un ingente afflusso di pellegrini al complesso di Al-Aqsa.
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