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In Germania, un team di siriani inventa una app per districarsi nella burocrazia

Bureaucrazy app
Bureaucrazy app

Your Middle East (16/08/2016).

Si chiama Bureaucrazy ed è una app creata ad hoc da un team di imprenditori siriani per facilitare nella navigazione della burocrazia tedesca per ottenere alloggio, assistenza medica, un conto in banca, per non parlare poi dell’asilo politico. Il team è formato da sei programmatori dalla ReDI School of Digital Integration di Berlino, un’organizzazione no profit che forma i rifugiati in informatica e imprenditoria.

“Sono rimasto scioccato dalle lunghe attese. Quando sono arrivato, ho aspettato due settimane per un documento – il Kostenuebernahme – che è un permesso per alloggiare in un appartamento o in un hotel” a spese dello Stato, ha detto uno degli sviluppatori, il trentenne Omar al-Shafai. “Il documento era in tedesco, non sapevo cosa stessi firmando”, continua Omar.

Ghaith Zamrik, collega diciannovenne di Omar arrivato a Berlino lo scorso natale, si è iscritto alla ReDI due mesi dopo: “Alla prima sessione, abbiamo fatto un po’ di brainstorming e ci siamo messi a parlare dei nostri problemi e di come la tecnologia potesse risolverli”, ha detto Ghaith. “Gli ostacoli principali erano due: la lingua e la burocrazia – non riuscivamo a capirle”.

Ma dal momento che il mercato è pieno di applicazioni di traduzione, il team ha individuato un potenziale enorme pubblico per una tecnologia che potesse offrire un servizio di download dei documenti necessari, di localizzazione degli uffici di interesse e di domande frequenti. Una vero mano santa, e non solo per i richiedenti asilo: “Speriamo di aiutare anche gli altri rifugiati, o chiunque arrivi in Germania, a capire il sistema burocratico”, ha detto Ghaith.

I due colleghi hanno dichiarato che, oltre a lanciare un loro business, volevano mostrare che con un po’ di lavoro e di ingenuità, i rifugiati possono fare molto più che pesare sulla società tedesca. “Molti rifugiati stanno davvero facendo qualcosa, ma non se ne parla, quindi non pensiamo di essere gli unici”, ha detto Ghaith. Un recente studio della Bertelsmann Foundation ha infatti mostrato che il numero di posti di lavoro creati da compagnie lanciate da migranti è cresciuto di più di un terzo dal 2005 al 2014 (oggi 1,3 milioni), mentre il numero di imprenditori con origini straniere è cresciuto di un quarto (oggi più di 700.000).

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