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Francia: morto Roger Garaudy, il filosofo francese convertito all’islam che negava l’olocausto

Alif Post (15/06/2012). È morto l’intellettuale francese Roger Garaudy che era considerato uno dei pionieri del rifiuto dello sterminio nazista contro gli ebrei. L’uomo ha scritto diversi liberi sul dialogo religioso ed ha creato a Cordoba una fondazione sulla storia arabo-islamica, però era stato marginalizzato dal mondo occidentale dopo la pubblicazione del suo libro “Il mito fondatore della politica israeliana” nell’anno 1996.

L’annuncio della sua scomparsa è stato dato oggi, ma in realtà il filosofo, dell’età di 98 anni, è morto due giorni fa, il 13 giugno 2012, dopo una vita politica e intellettuale impegnata nel partito comunista francese, che lo ha espulso dai suoi ranghi nel 1970.

Garaudy è nato nel 1913, è stato un membro del partito comunista ed è stato arrestato nel 1940 in Algeria, durante il colonialismo, a causa della sua opposizione al nazismo. Successivamente, nel 1946, è stato eletto membro del primo parlamento francese dopo la seconda guerra mondiale, è tornato a farne parte nel 1956 e, tra il 1956 e il 1958 è diventato il vice presidente del parlamento. In seguito si è spostato al senato, per poi abbandonare la politica nel 1962 e dedicarsi all’insegnamento della filosofia.