OTRANTO (Le) – Tutto pronto per il Festival Giornalisti del Mediterraneo in programma a Otranto dal 6 all’11 settembre prossimi. Decretato il vincitore assoluto della 8° edizione: è Mimmo Lombezzi di Mediaset che, con un documentario degno del grande cinema realistico, ha raccontato e mostrato dal cuore di Gerusalemme l’intifada dei coltelli, vissuta da lui in prima persona per le strade della città, in un clima di feroce odio e di grande pericolo.
Il Festival nella Città dei Martiri sarà l’occasione per premiare anche i vincitori del concorso “Giornalisti del Mediterraneo”. Il vincitore della sezione “Terrorismo internazionale” è Marco Imarisio (Corriere della Sera) mentre si aggiudicano il riconoscimento per la sezione “Libertà di Stampa” Luigi Politano (Roundrobin Editrice) e Paolo Butturini (Federazione Nazionale della Stampa). Assegnato anche il Premio Giuria a Asmae Dachan (Panorama). La Medaglia di Bronzo del Presidente del Senato attribuita, invece, a Giulio Gambino (The Post Internazionale) mentre la Medaglia di Bronzo del Presidente della Camera dei Deputati è andata a Viviana Mazza (Corriere della Sera). I Premi “Città di Otranto” e “Salento” saranno consegnati rispettivamente a Salvatore Gulisano (La 7) e a Cristina Giongo (Libero).
I premi “Caravella”, invece, sono stati attribuiti a Ernesto Galli Della Loggia (Corriere della Sera), Gennaro Sangiuliano (Rai TG1), Roberto Mastroianni (Rai News 24), Vincenzo Morgante (Rai TGR), Marco Tarquinio (Avvenire), Carlo Borgomeo (Fondazione con il Sud) e Antonio Uricchio (Università di Bari).
L’appuntamento settembrino nel cuore della città di Otranto, promosso dall’Amministrazione comunale e dall’associazione “Terra del Mediterraneo”, farà anche da contenitore ai seminari e ai workshop tenuti da firme prestigiose del giornalismo, organizzati nell’ambito dell’evento internazionale.
Tanti gli eventi in programma nel corso della settimana del Festival: dal 7 al 10 settembre i saloni del Castello Aragonese di Otranto ospiteranno sette seminari formativi. E possibile iscriversi online attraverso la piattaforma Sigef dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti.
Il festival è una straordinaria occasione di dialogo sui conflitti legati al terrorismo internazionale, alla libertà di stampa e alla salvaguardia dei diritti civili ma anche momento privilegiato per avviare una riflessione su temi legati all’etica dell’informazione, dell’impegno civile e del legame tra informazione e legalità.
“Anche quest’anno si rinnova una sfida importante – spiega Tommaso Forte, giornalista ed event manager – che ci vede coinvolti nel valorizzare l’area del Mediterraneo nel tentativo di costruire un futuro diverso, fatto di integrazione e fratellanza. Il festival rappresenta un appuntamento di assoluto prestigio per la Puglia, grazie alla nutrita partecipazione dei giornalisti che interverranno, e una grande occasione di visibilità per una regione intesa come terra di accoglienza nella sua accezione più ampia, dove, oltre al grande patrimonio di beni culturali e bellezze naturalistiche, si può apprezzare la capacità di sostenere, incoraggiare e favorire processi positivi di cooperazione internazionale”.
“Anche per l’ottava edizione del Festival e del suo concorso – aggiunge Luciano Cariddi, sindaco di Otranto – la qualità e la provenienza dei lavori rappresentano il frutto del lavoro straordinario dei reporter di guerra. Saranno loro i veri protagonisti, grazie ai quali potremo ascoltare le testimonianze autentiche di chi è impegnato giornalmente nel raccontare la verità dei conflitti di guerra, facendo tesoro di questa straordinaria occasione di confronto e di dibattito critico, in un momento in cui il ruolo dell’informazione ricopre una funzione più che mai vitale per la democrazia”.
“Gli articoli e i servizi televisivi che hanno partecipato al Premio – conclude Lino Patruno, presidente di giuria – sono stati anche quest’anno una impressionante testimonianza sull’Europa, sul Mediterraneo, al centro del terrorismo, e sui pericoli che corre la libertà di stampa in tempi di nuovo oscurantismo”.
Otranto sarà dunque la culla di una kermesse di eventi, fra cui dibattiti, mostre e documentari dedicati al tema dei conflitti internazionali, e il suo centro storico per l’occasione diverrà salotto della comunicazione, ospitando dibattiti e presentazioni di libri.
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