(Agenzie). Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha respinto con forza le critiche sull’ampliamento dei poteri da adottare nella nuova costituzione, affermando che la Turchia non sta andando verso la dittatura.
“Dicono che il nostro sistema presidenziale avrebbe portato alla dittatura. C’è la dittatura negli Stati Uniti, in Messico o in Brasile?” ha detto il presidente. Il cambiamento è inevitabile secondo Erdogan, così come “la costruzione di una nuova Turchia e di una nuova costituzione”.
Le modifiche costituzionali richiedono il supporto di più di due terzi del parlamento che formato da 550 seggi. Il partito di Erdogan, l’AKP, ha 312 seggi ma per cambiare la costituzione gli servirebbero almeno 367 voti.
Erdogan guarda oltre confine in quanto vuole consolidare il suo ruolo e quello della Turchia con una presidenza esecutiva stile USA. Ma l’opposizione lo ha spesso accusato di avere tendenze dittatoriali.