Entità corrotte e criminali operano da tutto il mondo attraverso o da Dubai

Il Carnegie Endowment for International Peace ha rilasciato un nuovo report che mette in evidenza il ruolo di Dubai nel facilitare la corruzione e i flussi di denaro illeciti

di Redazione Al-Quds (07/07/2020). Traduzione e sintesi di Maddalena Goi

Il rapporto di cento pagine del think thank americano afferma che, sebbene la stragrande maggioranza di transazioni monetarie, commerciali e immobiliari a Dubai non siano associate ad attività illegali è pur vero che parte di ciò che sostiene la prosperità dell’Emirato è un flusso costante di attività illecite e proventi di corruzione e criminalità. Questa ricchezza ha contribuito ad alimentare il boom del mercato immobiliare di Dubai, arricchendone banche ed élite commerciali e trasformando Dubai nel principale centro commerciale per l’oro. Il report precisa che il mercato immobiliare di Dubai rappresenta una fonte per attrarre denaro sporco, costruito per attrarre gli acquirenti stranieri.

La relazione indica entità corrotte e illegali che operano da tutte le parti del mondo attraverso o da Dubai. Tra queste ci sono i principi della guerra afghani, la mafia russa, i cleptocrati nigeriani, i riciclatori di denaro europei, i trasgressori delle sanzioni iraniane e i trafficanti di oro in Africa orientale. Dubai è infatti uno dei più grandi hub di smercio di oro al mondo, ed è anche il luogo per riciclare l’oro estratto artigianalmente da zone dell’Africa centrale e orientale, soggette a conflitti. Con circa trenta aree di libero scambio, Dubai è un paradiso per il riciclaggio di denaro sporco grazie a una supervisione normativa minima. Inoltre, queste aree consentono anche alle aziende di nascondere i proventi criminali falsificando i documenti commerciali.

Il report spiega che il Governo degli Emirati e i funzionari di Dubai avrebbero le capacità di gestire queste sfide ma essi sanno bene che queste pratiche rappresentano un “vantaggio e non un errore per l’economia di Dubai”. Molte delle attività illecite che succedono a Dubai hanno conseguenze strategiche anche per gli Stati Uniti in quanto aggravano conflitti, la criminalità organizzata transnazionale, il terrorismo e la corruzione in tutte le parti del mondo.

E aggiunge che mentre i leader di Washington e molte altre capitali occidentali stanno rivalutando le loro strategie e relazioni nel Golfo a causa delle mutevoli realtà geopolitiche, le nuove necessità economiche e le crescenti differenze con i partner regionali su una serie di questioni politiche, sono opportunità per affrontare le preoccupazioni diffuse sul ruolo di Dubai nel potenziamento della corruzione mondiale e i suoi numerosi effetti destabilizzanti.

Ma farlo richiederà di comprendere bene i motivi di come la corruzione sia diventata un elemento centrale nell’economia politica di Dubai. Richiederà inoltre ai professionisti che combattono la corruzione di capire che gli strumenti politici tradizionali, e in gran parte punitivi, non avranno successo senza uno sforzo maggiore e più deciso da parte della leadership emiratina per garantire che l’economia di Dubai rimanga competitiva e attraente a lungo termine.

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