News

Egitto: verso dove?

DAl Cairo: Luca Pavone

La travagliata transizione ( verso cosa ancora non si sa bene) dell’Egitto è apparentemente senza fine. Basti pensare che a 4 giorni dal voto è ancora in fase di discussione la squalifica del candidato Ahmad Shafiq.
Dopo l’entusiasmo dei giorni scorsi per l’accordo sulla formazione del comitato incaricato di scrivere la nuova costituzione, la votazione di ieri per eleggere i membri della costituente ha  di nuovo mostrato un tentativo delle forze islamiste di dominare la scena, risultato nell’esclusione di figure chiave del mondo liberale, moderato e rivoluzionario( c’è chi si ostina ancora a chiamarla “dostor es sawra”, costituzione della rivoluzione).
Ma anche questa ennesima retromarcia, così come tutte le ambiguità delle forze islamiste, sembrano cadere in secondo piano. Ciò che domina ormai è l’ossessione “Shafiq contro Morsi”.  Questo scenario ha letteralmente sconvolto l’elettorato : vedere i giovani rivoluzionari di “6 Aprile”  essere costretti ad appoggiare  i Fratelli Musulmani  dice abbastanza e fa riflettere sullo stato di salute della rivoluzione, sul caos politico  e, onestamente, sull’effettiva preparazione del popolo egiziano ad intraprendere un percorso veramente democratico.
Il primo turno delle elezioni ha dimostrato quanto errati fossero i sondaggi, quindi si possono solo  ipotizzare due scenari: La “maggioranza silenziosa” (movimento  che si oppone alle proteste infinite di  piazza Tahrir e che supporta Ahmad Shafiq) potrebbe emergere e strappare almeno la presidenza ai Fratelli Musulmani, oppure la maggioranza degli elettori,  voterà in massa chiudendo gli occhi ( o come si dice “attappandosi  il naso”)  e consegnare alla Fratellanza l’ultima poltrona rimasta. Tutto questo, ovviamente, colpi di scena permettendo.

About the author

Zouhir Louassini

Zouhir Louassini. Giornalista Rai e editorialista L'Osservatore Romano. Dottore di ricerca in Studi Semitici (Università di Granada, Spagna). Visiting professor in varie università italiane e straniere. Ha collaborato con diversi quotidiani arabi tra cui al-Hayat, Lakome e al-Alam. Ha pubblicato vari articoli sul mondo arabo in giornali e riviste spagnole (El Pais, Ideas-Afkar). Ha pubblicato Qatl al-Arabi (Uccidere l’arabo) e Fi Ahdhan Condoleezza wa bidun khassaer fi al Arwah ("En brazos de Condoleezza pero sin bajas"), entrambi scritti in arabo e tradotti in spagnolo.

Add Comment

Click here to post a comment