(Agenzie). Il pubblico ministero di Luxor, Wael Abu Deif, ha smentito la versione data dalla polizia su quanto accaduto ieri al tempio di Karnak. Gli agenti di polizia, dopo la morte del primo attentatore, avevano infatti riferito di aver sventato altri due attacchi, dopo che dei poliziotti hanno chiesto di ispezionare il bagagliaio di un taxi che stava entrando nel tempio. A quel punto, i passeggeri del taxi sarebbero scesi dalla vettura e avrebbero azionato degli esplosivi: uno di loro si sarebbe fatto esplodere, un altro sarebbe stato ucciso da un agente, mentre l’ultimo è stato solo ferito.
Il PM di Luxor incaricato dell’indagine ha invece dichiarato i potenziali assalitori erano riusciti a entrare nel parchieggio indisturbati e che è stato il tassista ad avvisare la polizia. “Hanno finto di essere turisti e sono entrati nel tempio senza nessun controllo di sicurezza adeguato”, ha riferito Abu Deif citando dei testimoni. Il PM ha proseguito dicendo che i due uomini hanno poi lasciato il taxi e si sono uniti a un terzo complice in un bar “ad aspettare un gruppo abbastanza grande di turisti per colpire”. Ma il “tassista sospettoso ha avvisato la polizia, che si è recata nel bar e ha perquisito le loro borse. Solo dopo uno di loro si è fatto saltare in aria ed è iniziato lo scontro a fuoco”, ha dichiarato Abu Deif.