Egitto: moneta dimezzata, raddoppiano le esportazioni

Dopo soltanto 6 mesi dalla decisione della Banca Centrale egiziana di far fluttuare la lira e di slegarla dal suo legame con il dollaro, tornano a salire notevolmente le esportazioni del Paese delle Piramidi. La moneta egiziana si è svalutata infatti del 50% da Novembre 2016, rendendo più attraenti i prodotti locali la cui domanda è raddoppiata. L’export è il quarto settore più importante dell’economia egiziana e contribuisce al Prodotto Interno Lordo del Paese tra l’11 e il 15% .

“Ognuno dei nostri prodotti ha guadagnato minimo uno o due mercati in più da Novembre”, ha detto il Presidente della Fresh Fruit Co, un business emiratino che punta a esportare tra il 50 e il 100% dei suoi prodotti, definendo la congiuntura economica del Paese una opportunità d’oro per la crescita dello stesso e per andare a restringere l’assillante disavanzo commerciale.

A guidare l’impennata delle esportazioni sono state frutta, verdura e legumi, in particolare cipolle, carciofi, arance e fragole. Il dato è piuttosto rassicurante, dopo il caso violento esploso l’anno scorso negli Stati Uniti di Epatite A, relativo alle fragole egiziane ed il conseguente bando a esportare anche in Russia, uno dei top buyer del Cairo.

“La fluttuazione della moneta è stata davvero interessante e potrebbe convincere molti importatori a tornare in Egitto per chiudere affari a prezzi molto più competitivi”, ha dichiarato Alaa Diab, CEO della società esportatrice PICO Modern Agriculture Co.

Nonostante ciò, l’economia del Paese si trova comunque in grave sofferenza., tanto che la Lega Araba, fondata al Cairo nel 1945, ha reso noto ieri che potrebbe essere costretta a fare uscire l’Egitto, in quanto non è stato in grado di adempiere ai suoi oneri finanziari dall’era post-Mubarak in poi.

 

 

 

 

 

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