Ahram Online (27/07/2013). Fonti dell’esercito parlano di 30 milioni, sarebbe questo secondo le forze armate il numero dei manifestanti scesi in piazza in risposta all’invito del ministro della Difesa Abdelfattah El Sisi, con il quale chiedeva il supporto del popolo e l’ok per fronteggiare “violenza e terrorismo”.
Piazza Tahrir piena all’inverosimile così come i ditorni di Qasr El Etihadeya, il palazzo presidenziale.
Dall’altra parte della capitale, nel quartiere di Nasr City i sostenitori del deposto presidente Morsi hanno continuato il loro sit-in che dura ormai da quasi un mese davanti alla moschea di Rabaa El Adaweya.
Ma non solo fuochi d’artificio e festeggiamenti: ad Alessandria sono almeno 7 le vittime tra pro ed anti-Morsi, con entrambe le parti che lanciano accuse reciproche.
Nella notte (verso le 3) violenti scontri sono scoppiati sulla Nasr Road a poche centinaia di metri dal luogo del sit-in dei Fratelli Musulmani. Non sono ancora chiare le dinamiche degli incidenti, con i pro-Morsi che accusano le forze dell’ordine di aver compiuto un massacro, mentre la polizia afferma di aver solamente lanciato lacrimogeni in risposta a colpi d’arma da fuoco.
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