Asharq AlAwsat (28/11/2012). Si è appena concluso un martedì di proteste in Egitto, in quella che viene definita “la crisi più spartiacque” per Morsi “da quando ha preso il potere in giugno”. Al Cairo tra i molti cortei migiliaia di avvocati hanno intonato il famoso canto “Il popolo vuole la caduta del regime”, simbolo delle proteste ai tempi della caduta di Mubarak, e si sono diretti verso piazza Tahrir. Nella città di Alessandria in centinaia si sono riuniti a piazza Qaitbay, con due grandi cortei che avrebbero poi confluito per raggiungerli. “Abbasso il potere della Guida Suprema”, hanno cantato, riferendosi al capo della Fratellanza Musulmana.
Un corteo “rivale” al Cairo, dei Fratelli Musulmani a sostegno del presidente è stato invece annullato per “evitare potenziali disordini”, ma a poco è servito nel calmare gli animi tra sostenitori e oppositori di Morsi. “I Fratelli Musulmani hanno rubato la rivoluzione”, diceva un cartello a piazza Tahrir; su un altro si leggeva che il presidente sta “spingendo il popolo alla disobbedienza civile”; “I Fratelli Musulmani sono dei bugiardi”, era scritto su un altro ancora. Scontri sporadici tra polizia e giovani manifestanti sono proseguiti vicino piazza Tahrir nel corso del pomeriggio. “Resteremo nella piazza finché Morsi cancellerà la sua dichiarazione,” ha detto un manifestante di 34 anni, Ahmed Fahmy, alla France Press.