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Egitto, lo scrittore Alaa al-Aswani citato in giudizio per insulti contro il potere

(Agenzie)

Il celebre scrittore egiziano Alaa al-Aswani, autore del romanzo “Palazzo Yacoubian”, è stato citato in giudizio per aver “insultato il presidente, le forze armate e le istituzioni giudiziarie egiziane”. Lo ha riferito ieri il suo editore Actes Sud.

“Le accuse si basano sulle sue cronache pubblicate sul Deutsche Welle Arabic [DW] e sul suo ultimo romanzo “Sono corso verso il Nilo”, che racconta gli avvenimenti della rivoluzione del 2011″, ha precisato l’editore.

Al-Aswani ha confermato la notizia proprio ieri in un articolo pubblicato sul Deutsche Welle in arabo: “Si, sono accusato in un caso militare” , ha detto. […] “Due giorni fa, ho saputo che sono stato deferito davanti al tribunale militare per insulti contro il capo dello Stato e incitazione contro il regime a causa del mio ultimo romanzo e degli articoli che scrivo qui [su DW]. Il mio unico crimine è essere uno scrittore, esprimere la mia opinione e criticare tutti quelli che se lo meritano, anche se è lo stesso al-Sisi”- ha dichiarato lo scrittore.

Le autorità egiziane non hanno annunciato pubblicamente l’avvio di procedimenti contro al-Aswani, ma secondo fonti giudiziarie e una ONG che difende la libertà di espressione, sarebbero state presentate in tribunale delle denunce.

Nato nel 1957, Alaa al-Aswani è uno degli scrittori più celebri del mondo arabo. Il suo primo romanzo “Palazzo Yacoubian”, pubblicato nel 2006, è diventato un vero fenomeno editoriale internazionale. Romanziere e saggista, è tradotto in una trentina di lingue e ha ricevuto una quindicina di premi letterari. Cronista impegnato, ha difeso i valori della democrazia in numerosi articoli pubblicati sulla stampa egiziana e internazionale. È uno dei membri fondatori del movimento di opposizione Kifaya.

Nel 2011 ha avuto parte attiva nella Primavera araba e ha partecipato al movimento di Piazza Tahrir. Questa esperienza gli ha ispirato il romanzo “Sono corso verso il Nilo”, pubblicato in francese l’anno scorso. Il romanzo ha venduto circa 30mila copie ma, secondo lo scrittore, sarebbe vietato in tutti i paesi arabi tranne in Tunisia, Marocco e Libano.

Al-Aswani vive negli Stati Uniti dove insegna Letteratura.