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Egitto: i siriani si rifugiano nel cibo

Rifugiati sirianiEgypt Independent (27/02/2013). A prima vista, Al-Shami Shawerma potrebbe sembrare semplicemente una delle tante paninerie egizio-siriane in cui pranzare vicino ad Hosary Square, ma il dialetto siriano del proprietario di questo ristorante racconta una storia diversa. Tre mesi fa, Abu Waseem è fuggito da Damasco e si è diretto verso il Cairo cercando di salvare se stesso, sua moglie e sua figlia di 16 anni. A Damasco, Abu Waseem aveva un ristorante e un negozio di profumi nel famoso suq della città Hamadeya. Adesso vive a Giza e la sua casa di Damasco è stata ridotta in macerie.

Abu Waseem è uno dei circa 100.000 rifugiati siriani che sono scappati in Egitto da marzo 2011. Shami rappresenta solo uno dei modi in cui i Siriani cercano di sopravvivere al Cairo. Questo ristorante take away, aperto due mesi fa, è uno dei nuovi ristorante Shami che i siriani hanno aperto nella capitale egiziana. Cercando di resistere alla concorrenza egiziana, i nuovi negozi siriani rappresentano un’importante fonte di entrata per i loro proprietari e impiegati. Molti ristoranti hanno le loro specialità: uno è conosciuto per il suo shawerma, un altro per l’hummus fresco, un terzo per il mana’ish al forno. Tutti insieme ricreano i sapori e gli odori familiari di una Siria senza guerra.