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Il contributo di grandi artisti della calligrafia all’Abu Dhabi Art 2014

Islamic Arts Magazine (08/11/2014). Traduzione e sintesi di Claudia Avolio.

In copertina un’opera del calligrafo egiziano Ahmed Moustafa dal titolo “Il Viaggio Notturno e l’Ascensione” (2010)

La Galleria Kashya Hildebrand (Londra) ha presentato all’Abu Dhabi Art di quest’anno una selezione di opere che comprendono anche una speciale serie di arazzi realizzati dal maestro calligrafo e studioso Ahmed Moustafa (Egitto). Nei suoi lavori, l’artista esplora la ricerca del divino, la pace raggiunta attraverso la giusta misura e proporzione di due elementi: la calligrafia e la natura profonda della parola di Dio. Gli arazzi di Ahmed Moustafa si trovano esposti nel mondo in prestigiosi spazi pubblici come in Arabia Saudita, Qatar, Lussemburgo.

Azra Aghighi Bakhshayeshi (Iran) considera sé stessa una “Pittrice Scriba” e ha trovato un modo per esprimere la bellezza in parole al di là della letteratura. Le sue nuove opere riflettono il recente compimento del desiderio di tutta una vita di intraprendere il pellegrinaggio islamico e viaggiare sino alla Mecca. Il profondo effetto di questa esperienza risulta visibile nel suo ritrarre la Kaaba divenuta un nuovo tratto che distingue la sua arte.

Lalla Essaydi (Marocco) combina spazio, architettura, calligrafia, henne ed abiti per esplorare diversi ruoli delle donne: la donna come mero elemento decorativo, la donna ritratta in una gabbia insieme ad altri acquisti nel cabinet de curiosité del dominio maschile, e in un harem come risposta alle fantasie orientaliste sia dell’Occidente che dell’Oriente. L’opera di Abdallah Akar (Tunisia) rende omaggio alla poesia araba in un discorso calligrafico che usa il tessuto, le tele, il legno ed il vetro.

Simeen Farhat (Pakistan) intaglia le lettere e crea elementi visuali che trasformano il dinamismo della poesia e dello stile di scrittura in energie visive e concettuali. Alcuni di questi lavori sono pervasi di calma e pace con onde tenui e soffici curve al fine di esprimere il processo del pensiero. Altri, invece, portano alla luce il caos attraverso spigoli affilati e delle diagonali. Le composizioni visuali di Simeen Farhat spaziano dalle sculture a muro con forme organiche fino a figure geometriche che assumono forme quasi cubiche.

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