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Consiglio di lettura: “Ouatann. Ombre sul mare” di Azza Filali

azza filali
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azza filali ouatannUn’avvocatessa tunisina scopre che la sua casa di famiglia, che si trova in un piccolo paese vicino a Biserta, è stata segretamente affittata in nero dal custode. Come se non bastasse gli inquilini sono due uomini immischiati con la malavita tunisina. Come in un giallo, le pedine si muovono piano, fino alla fine, quando si svela il motore che spinge tutti ad agire.

Di questo parla il primo libro di Azza Filali, pubblicato in Italia grazie a Fazi Editore e tradotto dal francese da Maurizio Ferrara.

È un romanzo molto onesto, che non cerca di abbellire la verità, ma neppure di stigmatizzare solo alcune fasce della società. La disoccupazione, per esempio, colpisce sia la protagonista, Michkat, che fa l’avvocato, per lo più divorzista, sia i giovani del paesino, che decidono di arrabattarsi come meglio possono, spesso grazie a piccolo contrabbando o come reclutatori per gli scafisti che portano i connazionali in Italia.

Il titolo, che in arabo fa riferimento al concetto di patria (watan), ma anche a quello di casa, fino a scalfire la sfera intima delle persone, suggerisce il tentativo di raccontare la realtà della vita in Tunisia, così com’è adesso e lo fa fornendo uno spaccato di quello che è adesso l’unico paese a essere “sopravvissuto” alla primavera araba.

Lo stile è molto piacevole e avvincente, anche grazie al cambiamento costante della voce narrante che permette di comprendere sempre meglio la psicologia dei personaggi.

Buona lettura!