L’appuntamento di oggi è dedicato allo scrittore egiziano Gamal al-Ghitani, recentemente scomparso.
In particolare, voglio parlarvi di un suo romanzo storico, “Zayni Barakat. I misteri del Cairo”, pubblicato da Giunti editore nel 2006, tradotto da Luisa Orelli, ma originariamente pubblicato in lingua originale tra il 1970 e il 1971, a puntate.
Lo scrittore, nato nel 1945 in una provincia dell’Egitto centrale, si trasferisce in tenera età al Cairo, dove rimarrà per il resto della sua vita. Come scrittore e giornalista fa parte della cosiddetta “generazione degli Anni ’60”, che riunisce tutti quegli autori e intellettuali che si riconoscevano negli ideali di libertà e democrazia ispirati dalla rivoluzione del 1952, ma che sono stati traditi dall’avvento di Nasser.
Un altro evento che ha sicuramente segnato la produzione di Gamal al-Ghitani è stato l’aver partecipato come reporter alle guerre del 1967, prima, e del 1973, dopo.
Tornando al libro che voglio consigliarvi, questo è ambientato agli inizi del XVI secolo, a cavallo dell’invasione Ottomana del 1517, per essere precisi.
Il protagonista è Barakat ibn Musa, il supervisore del commercio e dei prezzi, che riesce ad acquistare il titolo onorifico dei “Zayni”. È una figura lasciata volutamente ambigua, mai descritta in modo diretto: tutto quello che sappiamo su di lui sono i giudizi di altre persone. Il lettore si deve costruire una propria immagine, decidendo se dare più peso a chi lo adora o alle male lingue.
Così si sviluppa la narrazione, tra intrighi di palazzo, spie e corruzione, finché non arrivano gli Ottomani e mettono fine al regime mamelucco.
Molti critici hanno visto in questo romanzo una denuncia più o meno velata al periodo storico in cui è stata scritta, leggendo la figura del protagonista come una caricatura di Gamal Abdel Nasser da parte dell’autore.
Buona lettura!
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