Magdy El Shafee è considerato l’iniziatore del graphic novel del mondo arabo. La sua carriera da fumettista è iniziata nel 2001 in occasione del Comic Workshop Egypt organizzata dall’Università Americana del Cairo.
Qualche anno dopo, nel 2008, pubblica “Metro”, un graphic novel per adulti che presenta la società egiziana in maniera cruda e realistica, denunciando la corruzione e l’estrema povertà che dividono la popolazione del Cairo e dell’Egitto più in generale.
Condannato per offesa alla morale, a causa del linguaggio spinto, in dialetto egiziano nell’originale, e per un’unica scena in cui si allude ad un rapporto sessuale tra il protagonista e la sua fidanzata, è stato ritirato dalle librerie egiziane ed è tuttora illegale stamparne copie.
La traduzione in italiano, pubblicata nel 2010 nella collana Altriarabi della casa editrice Il Sirente, ha avuto un enorme successo, tanto da essere rimasta in cima alla lista dei bestseller per parecchi mesi.
La storia di “Metro”, disegnata con tratti non sempre nitidi che trasmettono una sensazione di nebulosità e poca chiarezza, racconta la storia di un programmatore di software, Shehab, che sopraffatto dai debiti e dalla mancanza di giustizia sociale, decide di rapinare una banca insieme ad un suo amico e socio in affari. Lo sfondo è quello del Cairo, città caotica, a tratti disumanizzante che il protagonista paragona ad una gabbia.
Buona Lettura!