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“Chi-Raq”: il South Side come Fallujah

chi-raq

Di Yolanda Monge. El País (04/12/2015). Traduzione e sintesi di Roberta Papaleo.

Nell’anno 411 a.C., la “Lisistrata” di Aristofane raccontava di una donna che credeva di aver trovato il modo di porre fine alla guerra del Peloponneso convincendo altre donne a non avere rapporti sessuali con i loro mariti per costringerli a negoziare la pace.

Quasi 2.500 anni dopo, il registra newyorkese Spike Lee riprende questa iniziativa, abbandonando la Grecia classica e addentrandosi nella Chigago di oggi, per la precisione nel South Side, quartiere considerato violento quanto l’Iraq.

Da qui il nome dell’ultimo lavoro del regista: “Chi-Raq”, appena uscito nei cinema statunitensi. Come molte altre creazioni di Lee, l’arrivo del film nelle sale è stato preceduto dalla polemica. Molta polemica.

“Chi-Raq” non è certo un documentario grigio e sordido sulla difficile vita per le strade di alcuni quartieri di Chigago. Si tratta di un musical condotto dal personaggio di Dolmedes, interpretato da Samuel L- Jackson, il quale da il benvenuto in una città di “dolore, miseria e lotta”.

Lee è stato accusato di banalizzare la violenza che intacca Chigago: si stima che dal 2001 siano morte più persone nel South Side che soldati americani nelle guerre in Iraq e Afghanistan. All’uscita del trailer ufficiale, sapendo che ci sarebbero state persone che avrebbero interpretato male, Lee si è così difeso: “”Chi-Raq” non è una commedia. “Chi-Raq” è una satira. E c’è na bella differenza tra satira e commedia”.

Di certo, “Chi-Raq” non passerà inosservato a nessuno. Non tanto per il posto in cui è ambientato, tragico come le trincee di guerra, ma per la sua forma: che un gruppo di donne, la maggior parte madri addolorate per la perdita di un figlio rimasto ucciso, decida di utilizzare il sesso come strumento per porre fine alla cultura delle armi che decima i quartieri neri significa disconoscere totalmente la situazione in cui la maggior parte di queste donne versano.

“Dire a una donna appena arrivata in pronto soccorso con la faccia distrutta da un colpo del suo uomo, tanto forte da far spaventare i suoi figli, di negargli il sesso per convertirlo in una colomba della pace è quanto meno assurdo, se non devastante”, scrive sul Chigago Tribune Amy Ho, dottoressa di uno degli ospedali della città.

Yolanda Monge è corrispondente per El País negli Stati Uniti.

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