Cairo International Film Festival, serata d’apertura

di Ola El-Saket (Egypt Independent 28/11/2012). Traduzione di Claudia Avolio.

 

Il 35mo Cairo International Film Festival viene inaugurato stasera all’Opera House, con la presentazione di 125 film di 66 Paesi fino al 6 dicembre. Questa è la prima edizione del festival dalla rivoluzione del 25 gennaio 2011, ed è dedicata alle anime di chi è rimasto ucciso mentre protestava. La premier di Winter of Discontent, dell’egiziano Ibrahim Batout, sarà il primo omaggio cinematografico.

 

La cerimonia d’apertura del Cairo International Film Festival era in realtà prevista per il 27 novembre, ma è stata posticipata a questa sera per via delle proteste contro la dichiarazione costituzionale del presidente Morsi. La kermesse era famosa per i festeggiamenti sontuosi cui prendevano parte star di Hollywood. Quest’anno però, sono tempi duri per gli organizzatori, e quasi tutto è stato ridotto al minimo, sia per le recenti violenze nelle strade che per il budget limitato.

 

La decisione del governo di organizzare l’evento prima quest’anno ha anche visto declinare l’invito da parte di molti ospiti da red carpet. Una controversia è nata poi dal fatto che il festival è stato affidato al ministero della Cultura (con l’auspicio del ministro Saber Arab e del direttore Ezzat Abu Ouf). La decisione infatti viola una precedente scelta ministeriale che prevedeva fossero le organizzazioni della società civile a prendere sotto la propria ala il festival. Il regista Ahmed Abdullah, ex-membro del National Cinema Center che propose l’idea all’ex-ministro della Cultura Emad Abu Ghazi, dice che boicotterà il Cairo International Film Festival perché il ministro attuale ha contrastato quella decisione.

 

Il Cairo International Film Festival venne istituito dal direttore Kamal Mallakh nel 1967. All’epoca era piccolo e riceveva pochi contributi dal cinema arabo, con un budget scarso a disposizione. Il regista Saad al-Deen Wahba prese il posto di Mallakh in seguito alla sua morte nel 1985. Da allora ha lavorato per renderlo un evento internazionale riconosciuto dalla International Festivals and Events Association. Wahba ha lottato per anni contro le interferenzedel ministero della Cultura e i tentativi di censura, mantenendolo indipendente; il festival ha però sofferto difficoltà economiche.

 

Malgrado ciò, Mahba è riuscito ad invitare star di Hollywood come Anthony Quinn ed Elia kazan. Questa tradizione è continuata sotto la direzione degli attori Hussein Fahmy e Abu Ouf.  Ma quest’anno i tagli al budget in risposta all’economia in calo hanno significato la cancellazione dei grandi festeggiamenti, limitando anche la pubblicità. Abdullah è stato tra i registi che hanno chiesto che le spese esose per le feste fossero ridotte in favore di una selezione di film più di qualità. “[Malgrado l’alto budget precedente] il festival non aveva attratto premier mondiali. E’ così che valutiamo un festival,” ha detto.

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