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Bouteflika isolato nel suo stesso fronte tenta la proposta della conciliazione

Il partito al potere chiede elezioni presidenziali e abbandona l’idea di una conferenza di dialogo … il responsabile della campagna di Bouteflika nella capitale annuncia il suo appoggio al movimento popolare

Di Rabie Khamis, Ray al-yawm (24/03/2019). Traduzione e sintesi di Alessandro Tonni.

In una dichiarazione senza precedenti il partito del Fronte di Liberazione Nazionale algerino ha invitato ad avviare elezioni presidenziali, dopo aver considerato che la conferenza di dialogo nazionale alla quale aveva fatto richiamo il presidente Bouteflika per superare la crisi non è più una via praticabile. Questo è quanto è emerso dalle dichiarazioni pronunciate dal suo portavoce ufficiale Husayn Khaldoun e riportate dal canale privato “al-shuruq news”. Khaldoun ha detto: “ il partito rivedrà la sua posizione rispetto alla questione della conferenza proposta dal presidente”, ed ha ricordato: “ una conferenza di dialogo all’unanimità non risolverà i problemi della crisi che sta vivendo il paese e non è più conveniente”.

Il presidente Abd el-Aziz Bouteflika ha infatti annunciato l’11 marzo che rinuncerà a candidarsi per la quinta volta e che le presidenziali che erano state fissate in programma per il prossimo 18 aprile saranno rinviate, un fatto avvenuto in seguito all’esplosione della rivolta popolare che aveva contestato la continuità del regime.
Il portavoce ufficiale del partito ha proposto la composizione di una commissione indipendente per fissare le elezioni ed una rettifica di alcune questioni inerenti gli statuti elettorali tenendo conto che il popolo preferisce eleggere un nuovo presidente.
Tali dichiarazioni sono arrivate pochi giorni fa appena, dopo che il coordinatore generale del partito, Mouad Bouchareb, ha espresso il suo beneplacito al movimento popolare che aveva rifiutato il prolungamento al potere del presidente Bouteflika e che aveva invocato la deposizione del regime. E dunque, in contemporanea, il coordinatore della campagna di Bouteflika nella capitale ha dichiarato il suo supporto al movimento popolare che rifiuta la permanenza del rais al potere. Ha così sostenuto in un comunicato stampa: “ vengo da un quartiere popolare, nella mia famiglia ci sono quelli che hanno combattuto per la rivoluzione contro il colonialismo dei francesi e quindi mi schiererò sicuramente dalla parte del popolo”.

Sono dichiarazioni forti che giungono di pari passo con lo sciopero degli operai delle città di tutta l’Algeria in supporto al movimento che chiede un cambio del sistema in modo che queste fasce si uniscano alle diverse categorie professionali che hanno appoggiato la protesta di migliaia di algerini il 22 febbraio scorso. Perciò, il moto dei lavoratori risponde all’appello del consiglio nazionale che aveva sollecitato una federazione degli operai. Il consiglio, infatti, li ha invitati ad offrire il loro sostegno al movimento popolare tenendo conto che loro sono la classe lavoratrice più fragile del paese. E così, la decisione è stata quella di continuare le mobilitazioni di protesta fino a mercoledì prossimo.

Rabie Kharis scrive articoli per le testate al-Bayan, Ray al-Yawm, al-Mejhar news, al-Maghrib al-Yawm.

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