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Benvenuta in America, al-Jazeera!

di Rory O’Connor. Al-Jazeera (04/01/2013). Traduzione e sintesi di Roberta Papaleo. Uno dei network più seguiti al mondo, al-Jazeera non se la passava bene in America, a lungo etichettata dai conservatori come il “canale del terrore” ed organo di propaganda. Molti politici l’hanno denunciata per avere trasmesso messaggi di al-Qaeda. I suo reporter sono stati imprigionati a Guantanamo per anni prima di essere liberati senza processo e senza accuse di legami con il terrorismo. Altri sono stati presi come bersaglio dalle forze americane in Afghanistan ed Iraq, alcuni persino uccisi. Di conseguenza, i network statunitensi si sono sempre rifiutati di dar voce alla versione inglese del canale arabo, inserendola al contrario nella lista nera.

Ora, nella più americana delle maniere, il leader della tv panaraba si è semplicemente comprato un posto nella televisione americana, acquistando per la somma relativamente moderata di 500 milioni di dollari un canale di basso livello chiamato Current TV, fondato setta anni fa dall’ex vice presidente Al Gore.

Sembra ed effettivamente è  una buona cosa, sia per il pubblico americano, voglioso di sapere cosa succede veramente nel mondo, e per al-Jazeera stessa, che non farà altro che espandere la sua influenza mondiale guadagnandosi un posto nei due mercati più grandi degli Stati Uniti: quello del commercio e quello delle idee. Inoltre, con la Fox e la MSNBC ancora concentrate su gossip e chiacchiere, l’unico vero nemico americano di al-Jazeera è la CNN, attualmente indebolita dalla crisi.

Tuttavia, il panorama dell’entrata negli USA di al-Jazeera non è ancora del tutto roseo. Innanzitutto, la potente Time Warner, la seconda tv via cavo d’America con 12 milioni di iscritti, ha approfittato della vendita per lasciare la gestione di CurrentTV: questo significa che al network arabo non ha la garanzia di accedere agli utenti della Time Warner. Sebbene i dirigenti della grande società televisiva americana abbiano dichiarato che il canale non è statao rimosso per motivi politici, molti hanno subito parlato di cospirazione e ampie proteste si sono diffuse tra i social network.

Naturalmente, la prova finale per al-Jazzera consisterà nella qualità dei programmi trasmessi in America. Si concentrerà nel fornire una prospettiva diversa e più fresca sulle notizie? Oppure colmerà il vuoto nell’ambito delle notizie internazionali? O magari farà entrambe le cose?

Ancora troppo presto per dirlo. Per ora, si può finalmente dire: “Benvenuta in America, al-Jazeera!”

 

 http://www.aljazeera.com/indepth/opinion/2013/01/20131474537707502.html