Il Cairo – 8 aprile 2025. Un’alta fonte di sicurezza egiziana ha rivelato che Stati Uniti e Israele hanno recentemente avanzato una proposta all’Egitto affinché rinunci alla sovranità sul porto di Taba, situato nei pressi di Eilat, al fine di favorire il progetto del Canale Ben Gurion, un’infrastruttura alternativa al Canale di Suez.
Secondo quanto riportato dal quotidiano iracheno Azzaman, tale richiesta non è stata accolta dal governo egiziano, che avrebbe invece avviato contatti con la Cina per sviluppare e potenziare il porto di Taba, rafforzando la propria presenza strategica nella regione e contrastando l’ambizione israelo-statunitense.
Il progetto del Canale Ben Gurion è stato collegato da alcuni analisti alle dichiarazioni dell’ex presidente statunitense Donald Trump, secondo cui il nord della Striscia di Gaza potrebbe essere trasformato in una “Riviera dell’Est”. Alcuni osservatori vedono in questa visione un tentativo di svuotamento della Striscia e una minaccia diretta all’economia egiziana, in particolare alle entrate del Canale di Suez.
Un’altra fonte ha sottolineato che, nonostante il parlamento egiziano abbia ratificato il trasferimento delle isole di Tiran e Sanafir all’Arabia Saudita, il controllo effettivo sulla sicurezza delle due isole resta egiziano, per motivi legati alla sicurezza nazionale.
Nel frattempo, il Fondo Monetario Internazionale ha previsto un calo delle entrate per il Canale di Suez nel 2025, in seguito agli attacchi contro le navi commerciali nel Mar Rosso. Le autorità egiziane avrebbero quindi richiesto ai gruppi armati della regione di non colpire le imbarcazioni dirette al canale, per evitare ulteriori danni economici.
Fonte: Azzaman
