Arriva il Natale… e le testimonianze di pace: il Libano insegna

Cari amici di Arabpress,

con l’avvicinarsi del Natale sento il dovere morale di evidenziare fatti che testimoniano la possibilità concreta di vivere in pace fra cristiani e musulmani. La pace esiste, viene vissuta quotidianamente ma pochi lo sanno, pochi rispetto ai tanti che ascoltano e credono solo alle cronache nere, quelle che raccontano di estremismi e atti di terrorismo. Grazie al nostro amico Ghazi Makhoul, bravissimo musicista libanese che già intervistai per Arabpress, molto tempo fa. Ghazi ci mostra un video in cui, in Libano, cristiani e musulmani cantano fianco a fianco. Guardate e gioite per questo bel messaggio.

ghazi makhoul libano
Ghazi Makhoul

Ho chiesto a Ghazi di commentare il video, raccontandoci la realtà libanese.

C.: Ghazi, Il Libano è un paese straordinario dove, nonostante le guerre civili, la storia ha dimostrato che la convivenza fra etnie, culture e religioni diverse è possibile, direi persino naturale. Nella musica, le diversità possono trovare la loro piena manifestazione, nell’accostamento consapevole di stilemi, tradizioni, lingue ed altro. Sappiamo che nei canti religiosi maroniti, ad esempio, convivono testi di lingue antichissime, melodie arabe, inni a santi cristiani…è la dimostrazione di come una terra si faccia accoglienza pura, espressione di convivenza pacifica nei secoli. Tu hai condiviso un video in cui musulmani e cristiani cantano, fianco a fianco, in questo periodo pre-natalizio. Raccontaci di come il Libano, ancora oggi e nonostante le terribili tensioni e cronache che lavorano contro la pace e il sentimento della convivenza nel mondo, possa testimoniare che invece, si può, e ci si riesce, rispettarsi reciprocamente e vivere serenamente fianco a fianco.

G. M.: In questi momenti di guerra in Siria e di situazioni molto incerte in tutto il Medio Oriente, il Libano e i Libanesi trovano una ragione in più sia per avvicinarsi sia per difendere i loro valori, per i quali dibattono da molti anni e sono quelli della vera convivenza. Le diverse etnie e le diverse religioni libanesi non riconoscono la non convivenza e non riconoscono correnti che cercano di dare una identità anomala alla società libanese che non le appartiene. Queste correnti, estranee alla società libanese, da diversi anni cercano di costruire un modello di pensiero e di vita che non riescono a trovare un terreno fertile e una base per svilupparsi in una società come quella libanese, perchè in una società come quella libanese, costituita da circa 25 confessioni religiose, trovano posto solo i suoni delle preghiere cristiane musulmane che liberano note spirituali dentro i luoghi di culto dove si trovano persone cresciute su questi principi che contano la maggioranza del popolo libanese, perciò non è una cosa strana vedere l’unione di cristiani e musulmani che cantano insieme in un mese santo per i cristiani e non solo perchè in questo mese in particolare gli alberi di natale e i presepi non si vedono solo nelle case dei cristiani ma anche in quelle musulmane e questa la dimostrazione che i veri cristiani e i veri musulmani sono questi.

C.: Ti ringrazio. In verità, ho anche amici egiziani che fanno l’albero di Natale nelle loro case. Tutto questo va testimoniato, perché troppe persone ascoltano solo le cronache di guerra e di terrorismo. Bisogna far capire che la pace esiste, dipende da tutti noi.

Buon Natale di pace

Cinzia Merletti

 

 

Cinzia Merletti è musicista, didatta, saggista. Diplomata in pianoforte, laureata in DAMS, specializzata in Didattica e con un Master in Formazione musicale e dimensioni del contemporaneo. Ha scritto e pubblicato saggi sulla musica nella cultura arabo-islamica e mediterranea, anche con CD allegato, e sulla modalità. Saggi e articoli sono presenti anche su Musicheria.net. Ha all'attivo importanti collaborazioni con musicisti prestigiosi, Associazioni culturali e ONG, enti nazionali e comunali, Conservatorio di Santa Cecilia, per la realizzazione di eventi artistici, progetti formativi ed interculturali tuttora in corso.

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