Egypt Independent (24/04/2013). Lo scrittore Saud al-Sanousi, originario del Kuwait, ha vinto l’Arabic Booker per aver ritratto le vite dei lavoratori stranieri nei Paesi del Golfo nel suo “The Bamboo Stalk”. L’autore, nato nel 1981, diventa così il più giovane vincitore nella storia del premio, grazie alla sua narrazione attraverso gli occhi di Issa, figlio di padre kuwaitiano e madre filippina. “Tutti i giudici hanno convenuto sulla qualità superiore di questo romanzo, sia artisticamente parlando che per il suo contenuto sociale ed umanitario,” ha detto lo scrittore egiziano Galal Amin, che ha presieduto la cerimonia di premiazione. Al ritorno nel Paese di suo padre, ad Issa – ormai adulto – si presenta una condizione difficile: al posto del mitico luogo descrittogli da sua madre, si ritrova diviso tra i legami biologici con la famiglia di suo padre ed i pregiudizi di una società tradizionale, che vede un ragazzo con radici kuwaitiane-filippine come socialmente inaccettabile. Non è il primo romanzo per Al-Sanousi, che ha debuttato nel 2010 con “The Prisoner of Mirrors” valsogli il Laila al-Othman Prize che premia romanzi e romanzi brevi scritti da giovani autori. Ad affiancare Saud al-Sanousi all’Arabic Booker c’erano altri cinque finalisti tra cui l’iracheno Sinan Antoon con “Hail Mary” e l’egiziano Ibrahim Issa con “Our Master”. L’Arabic Booker ha ricevuto l’appoggio della Booker Prize Foundation di Londra ed è stato finanziato dall’Abu Dhabi Tourism & Culture Authority che in questo 2013 segna il suo primo anno come nuovo sponsor.