Gira da maggio 2015 nei siti arabi, l’intervista del noto giornalista saudita Daoud Al Sharian a Khaled Al Muwallad, un prigioniero terrorista di Al-Qaeda, ospite allo show popolare “Al Thamina”.
Durante la trasmissione si affronta la questione della tomba del Profeta, che vede i salafiti in contrasto con la corrente jihadista secondo la quale pregare davanti al mausoleo sarebbe munkar, non accettato. Il giornalista riporta invece il discorso degli Ulema sauditi (i dottori della religione) i quali sostengono che munkar è rendere questi luoghi, che siano mausolei, moschee o altro, oggetto di preghiera al posto di Dio stesso. Questo, dice Al Sharian, è shirk, politeismo.
Dopo questa disgressione Al Sharian torna al punto: “Quindi se mi uccidi… lo farai con una pallottola o mi sgozzerai?”. “Beh… userò quello che trovo”.
[…] Durante l’intervista viene affrontato il tema della tomba del Profeta, che vede i seguaci del salafismo(corrente fondamentalista dell’Islam sunnita) in disaccordo con i seguaci del jihadismo militante (tipo Al Qaeda, che comunque si rifà anche al salafismo ideologicamente) che sostengono che pregare davanti al mausoleo è munkar (non accettato). Durante la trasmissione, Al Sharian cita il discorso degli Ulema sauditi che sostengono invece che munkar è rendere i luoghi di culto (mausolei, moschee o altro) oggetto di preghiera al posto di Dio stesso, in quanto ciò, afferma il giornalista, sarebbe shirk, ovvero politeismo. In seguito, durante la discussione tra i due, Al Sharian chiede a Al Muwallad: “Quindi se mi uccidi… lo farai con una pallottola o mi sgozzerai?”, e lui risponde “Beh… userò quello che trovo”. PER APPROFONDIRE:http://arabpress.eu/arabia-saudita-terrorista-minaccia-di-morte-giornalista-in-diretta/69031/ […]