ElWatan (25/02/12). Secondo un rapporto della Rete Euro-Mediterranea per i diritti umani (REMDH) presentato ieri, un anno dopo l’abolizione dello stato di emergenza in Algeria non è cambiato nulla; non c’è stato infatti “un miglioramento per quanto riguarda diritti e libertà fondamentali, soprattutto per le organizzazioni che operano in questo campo”. Secondo il rapporto“le molestie della polizia agli attivisti, il divieto ingiustificato di manifestare o di riunirsi pubblicamente, così come il ricorso a pratiche amministrative abusive per intralciare la creazione di associazioni, sono tattiche comunemente utilizzate per indebolire la società civile e ostacolare la sua azione”.
Traduzione di Alessandra Cimarosti