El Watan (07/06/2012). I poteri pubblici non hanno reagito allo sciopero della fame illimitato iniziato dai lavoratori della giustizia da 5 settimane. Persino l’opinione pubblica non sembra prestargli attenzione e lo stato di salute degli impiegati è molto grave. Una delle scioperanti, precisamente il presidente della federazione nazionale dei lavoratori della giustizia, ha dichiarato che «prima di tutto, è uno sciopero per la dignità». Argomenta dicendo che i suoi colleghi cancellieri sono stati oggetto di molestie, licenziamenti e persino umiliazioni all’indomani dello sciopero che è durato un mese, paralizzando il settore della giustizia. Scopo degli scioperanti è «esibire il loro corpo vulnerabile in simbolo della loro situazione di impotenza, con la speranza di allertare l’opinione pubblica e, di conseguenza, provocare un cambiamento nelle politiche delle autorità».
Add Comment