Egitto News Politica Zoom

Ahmad Fouad Negm, il poeta dei poveri

Zoom 4 dic Ahmad Fouad Negm e Sheikh ImamDi Nadine Elali. Now Lebanon (03/12/2013). Traduzione e sintesi di Cristina Gulfi.

Guevara mat (Guevara è morto)” hanno twittato centinaia di attivisti egiziani martedì mattina. “Ya meet khisara regal (una perdità per l’umanita)”. “Negm mat (Negm è morto)”.

Ahmad Fouad Negm, uno dei più importanti poeti egiziani, si è spento la mattina del 3 dicembre al Cairo all’età di 84 anni dopo una lunga malattia. Scriveva in arabo dialettale, questa la sua caratteristica. Per decenni ha criticato gli interessi politici così fortemente radicati in Egitto e negli altri paesi arabi.

In “Guevara mat”, Negm celebrava il leader rivoluzionario marxista per l’integrità e gli ideali ribelli. Allo stesso modo, il mondo arabo è in lutto per la scomparsa di colui che, al pari del Che, era il simbolo contro-culturale della ribellione.

La sua non era una poesia celebrativa, perché era nemico del potere. Al contrario, nel corso dei decenni è stato un critico feroce dei governi egiziani e per questo ha subito il carcere e la censura. Dal 1962 in poi, insieme all’amico e collega Sheikh Imam, ha prodotto diverse canzoni ancora oggi popolari tra i giovani. Alcune sono diventate veri e propri canti di protesta durante la rivoluzione del 2011: “L’uomo coraggioso è coraggioso, il codardo è codardo. Vai con il coraggioso, scendi in piazza”, gridavano i manifestanti in piazza Tahrir rifacendosi alle parole di una sua famosa poesia.

Nato del 1929 nella provincia di Sharqia, ha iniziato a comporre versi in dialetto egiziano – cosa che nessuno aveva mai fatto prima – mentre si trovava in prigione per aver combattuto contro l’occupazione britannica. Da qui le sue poesie venivano contrabbandate al pubblico, cosicché quando è tornato in libertà dopo tre anni era già famoso.

Negm ha sostenuto la rivolta popolare contro Mubarak, il politico più bersagliato nelle sue poesie. Inizialmente ha anche appoggiato la cacciata del presidente Morsi, ma quando ha preso il potere il generale Sisi ha invocato la legittimità del governo islamista. Su questo ha scritto una poesia, dal titolo “3ali Rasak (Sulla tua testa)”, in cui critica il popolo egiziano per aver permesso la restaurazione di un regime militare.

L’opera di Negm ha dato voce alle classi più oppresse e disagiate: non a caso era soprannominato “il poeta dei poveri”. Nel 2013, la Klaus Dutch Foundation gli ha attribuito un premio come riconoscimento del suo contributo alla poesia dialettale egiziana, ma purtroppo non potrà ritirarlo.

Vai all’originale