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‘-A-D, tornare ogni anno

tornare

tornare‘aid. Le ricorrenze, i compleanni. Questa parola così piccola viene usata dagli arabi in ogni occasione di festa. La troviamo in Eid al-Fitr e Eid al-Adha, due ricorrenze importanti per i musulmani: la prima segna la fine del Ramadan, il periodo di digiuno; la seconda ricorda il sacrificio del figlio Ismaele che il profeta Ibrahim (Abramo) era pronto a compiere per accettare il volere di Dio. ‘aid milad è il compleanno, dal verbo ‘ayyada che è proprio festeggiare, celebrare un evento. Quello che mi piace di questa radice è che spesso i professori, per farcela ricordare più facilmente, partivano dalla prima forma, ‘ada, che vuol dire tornare, ripetersi. “Pensate che una ricorrenza è qualcosa che si ripete, che torna”, ci dicevano, e ogni volta che incontravamo una parola simile avevamo subito un appiglio per cercare di capire il senso della frase.

 

Oggi immagino i viaggi di questa radice, da un capo all’altro dell’anno, che cerca di raggiungerci e vederci un po’ cresciuti. Allora è come se pronunciarla accordasse quel “Ho compiuto gli anni” a un più rincuorante “Sono tornata”.

Claudia Avolio

nella foto: Pawl Bowles, Allen Ginsberg, William Burroughs, Gregory Corso e Micheal Portman, ritratti nel giardino di Villa Mouniera (Tangeri) dello stesso Burroughs, nel luglio del 1961. Un bell’esempio di qualcuno che amava “tornare”.