Il Comitato World Heritage dell’UNESCO ha iscritto 21 nuove meraviglie del mondo nella sua lista dei patrimoni culturali dell’umanità. Tra i nuovi iscritti e quelli che lo sono già da tempo, questi 9 siti sono da segnare sull’agenda del viaggiatore in Medio Oriente.
1 – Le Paludi dell’Ahwar, Iraq (Patrimonio UNESCO dal 2016)
La zona dell’Ahwar è composta da sette siti: tre siti archeologici e quattro zone palustri nel sud dell’Iraq. Le città archeologiche di Uruk, Ur e il sito archeologico di Tell Eridu sono quel che rimane delle città sumere e degli insediamenti nel sud della Mesopotamia che si sono sviluppati tra il IV° e il III° millennio a.C. nel delta paludoso dei fiumi Tigri ed Eufrate. L’Ahwar dell’Iraq meridionale – noto anche come paludi irachene (o mesopotamiche) – sono uniche nel loro genere, uno dei più grandi sistemi paludosi del mondo, in un ambiente estremamente caldo e arido.
2 – Il deserto di Dasht-e Lut, Iran (Patrimonio dal 2016)
Se volete visitare il luogo più caldo del Pianeta l’avete trovato: è il deserto salato iraniano di Lut, con oltre 70 gradi centigradi registrati nel 2005 e dove sorgono le dune più alte del mondo, fino a 300 metri. Durante la stagione umida, in primavera, l’acqua proveniente dalle montagne di Kerman inonda la zona e, prosciugandosi velocemente, si lascia dietro rocce, sabbia e sale.
3 – Il cammino delle perle, Bahrain (Patrimonio dal 2012)
Soprannominata “Pearling, testimonianza di un’isola economica” dall’Unesco, questo percorso di 3,5 chilometri si trova sull’isola di Muharraq in Bahrain, si compone di 17 edifici nella città di Muharraq, tre ostricolture offshore e un segmento della costa e della fortezza fronte mare Bu Mahir. Il sito è considerato l’ultimo residuo immacolato della tradizione culturale di perle che ha dominato l’economia del Golfo dal 2° secolo fino agli anni ’30 del novecento.
4 – La via del franchincenso, Oman (Patrimonio dal 2000)
Situato lungo la strada incenso in Oman, il sito comprende alberi di franchincenso, Khor Rori e i resti di un’oasi carovaniera, e nel medioevo ha giocato un ruolo significativo nel commercio dell’incenso.
5 – Il complesso monumentale di Ardabil, Iran (Patrimonio dal 2010)
Il santuario di Ardabil è la tomba dello sceicco Sadi-ad-din Ardabili, costruito tra l’inizio del XVI° e la fine del XVIII° secolo. Luogo di ritiro spirituale nella tradizione Sufi, comprende una biblioteca, una moschea, una scuola, un ospedale e altro ancora.
6 – Wadi Rum, Giordania (Patrimonio dal 2011)
Anche nota come la Valle della Luna, questo deserto rosso è una meta che un viaggiatore in Medio Oriente non può perdere. Intagliata tra le dune di sabbia e le rocce di granito al sud della Giordania, Wadi Rum è considerata la più grande valle del paese. Ne abbiamo già parlato seguendo le tracce di Lawrence d’Arabia qui.
7 – Wadi Qadisha, Libano (Patrimonio dal 1998)
Wadi Qadisha, la Valle Santa, è considerata uno dei più significativi primi insediamenti monastici cristiani nel mondo, dopo esser stato aggiunto alla lista dell’UNESCO. I sue monasteri storici sono assolutamente da visitare.
8 – La città murata di Shibam, Yemen (Patrimonio dal 1982)
La città yemenita di Shibam è conosciuta per la sua particolare architettura ed è spesso definita la “Manhattan del deserto”. Le case della zona sono tutte fatte di mattoni di fango. La città ha circa 1.700 anni. Le sue case sono state costruite nel XVI° secolo, molte delle quali ristrutturate numerose volte.
9 – Il distretto di Al Turayf, Arabia Saudita (Patrimonio dal 2016)
Al Turayf, situato nell’oasi di Ad-Diriyah, è considerata la prima capitale saudita. Lo stile architettonico Najd, specifico del centro della penisola Arabica, testimonia che la cittadella di fu fondata nel XV° secolo e divenne tra il XVIII° e il XIX° il centro del potere temporale della casa dei Saud e della diffusione della riforma wahhabita.
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