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Non solo dalle donne

Allargare la visuale, cambiare la prospettiva. Iniziare a pensare che sia un problema di tutti e di tutte. Che se c’è una parte della società che vive una situazione di prevaricazione, di diseguaglianza, è un problema di tutta la società e non solo della minoranza discriminata.

Se quindi le donne, in quanto tali, sono oggi vittime di violenza e prevaricazione è un problema che riguarda tutti i membri della società, siano essi donne o uomini.

È questo quello che traspare dal video lanciato dal Gender and Sexuality Research Center: se si vuole affrontare il fenomeno della violenza sulle donne, della questione di genere, del sessismo bisogna iniziare a rivedere anche il ruolo e l’impostazione socialmente imposta all’uomo.

Nel mondo arabo, così come in molte altre società geograficamente lontane dal Medio Oriente e dal Nord Africa, i ragazzi vengono cresciuti e educati con un’idea ben precisa di “mascolinità”. Forza, prepotenza, virilità, superiorità, insensibilità sono caratteristiche fondamentali per un uomo.

Scardinare queste categorie, iniziare a rivedere l’idea di uomo, permettere agli uomini di uscire da confini e recinti socialmente imposti significa abbattere gli stereotipi e prevenire la discriminazione e la violenza contro le donne. La convenzione che descrive l’uomo come individuo aggressivo e prepotente va, infatti, di pari passo con quel di una donna debole e sottomessa.

Attivisti e attiviste del mondo arabo, come la femminista Mona Eltahawi, hanno spesso sottolineato la più grande sconfitta delle rivoluzioni arabe: non aver posto la condizione della donna al centro della volontà di cambiamento. Molti anni dopo quelle rivolte l’insuccesso è sotto gli occhi di tutti. E allora bisogna probabilmente rivedere le pratiche: allargare la visuale.

La scrittrice e femminista egiziana Leila Ahmed pone la critica all’impostazione patriarcale di molte società arabe, come la chiave di volta per un reale cambiamento della condizione sociale, economica e culturale della donna araba. E se è vero, come afferma Mona Eltahawi, che “il Medio Oriente ha bisogno di una rivoluzione sessuale” e che la questione della donna debba essere messa al centro dei dibattiti sociali, è vero anche che per farlo bisogna ribaltare gli stereotipi imposti all’uomo.