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“Words on Streets” della marocchina Bouchra Khalili alla Biennale di Venezia

Bouchra Khalili, da "Speeches", Malcolm X
Bouchra Khalili, da "Speeches", Malcolm X
Bouchra Khalili, da “Speeches”, Malcolm X

Daily Star Lb (23/06/2013). “Words on Streets” è il titolo di un video della marocchina Bouchra Khalili: 19 minuti parte di un progetto tripartito chiamato “The Speeches Series” (La Serie sui Discorsi) che l’artista ha avviato nel 2012. Nata a Casablanca, Bouchra Khalili mostra un vivo interesse per i movimenti migratori del XXI secolo. Sono ormai quasi dieci anni che produce video, installazioni e opere su carta in cui esplora sempre più intricate variazioni nel più classico dei viaggi: lasciarsi un Paese alle spalle alla ricerca di una vita migliore. Lontani dal sogno americano, i protagonisti di Bouchra Khalili danno forma e sostanza al mondo sotterraneo dell’immigrazione illegale, tra status alieni e passaggi clandestini, pericolosi e brutalmente costosi.

“Words on Streets” è in anteprima per l’estate in un piccolo edificio posto alla fine dell’Arsenale veneziano, uno dei due maggiori siti della Biennale. Dando enfasi alla cittadinanza, segue il primo capitolo della “The Speeches Series” che si focalizzava su lingue, dialetti e movimenti di idee racchiusi in discorsi di liberazione come quelli di Abdelkrim al-Khattabi e Mahmoud Darwish. “Words on Streets” si concentra di più sulla working class. Tra i personaggi ritratti nel video c’è Simohamed Kaabour, partito dal Marocco 17 anni fa e diretto in Italia: “Sono inquilino di una cittadinanza che mi è stata data come un favore, e non per diritto”, dice il protagonista, descrivendo un tempo – quello dell’attesa di un passaporto europeo – in cui gli sembrava d’appartenere a un altro mondo, a un Paese invisibile. “Words on Streets”, parte della mostra dal titolo “The Encyclopedic Palace”, resterà visitabile fino al 24 novembre.