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Voci e colori dei bambini siriani coi loro murales

Di AptART. The Syria Campaign (05/11/2014). Traduzione di Claudia Avolio.

In copertina uno dei murales dell’iniziativa, realizzato a Mafraq (Giordania) che recita “Io sono il futuro, faccio ciò che posso, nel luogo in cui mi trovo e con ciò che possiedo”, artista principale e autore della foto: Herakut

“Consapevolezza e Prevenzione Attraverso l’Arte” (aptART) lavora con giovani colpiti dai conflitti attraverso l’arte di strada per fornire loro uno sfogo creativo e accrescere la consapevolezza circa le questioni che colpiscono le loro vite.

Queste foto (vedi link in fondo all’articolo) riflettono il lavoro di oltre 3 mila giovani rifugiati siriani che vivono in comunità ospitanti e nei campi sparsi in Medio Oriente. I ragazzi collaborano con artisti internazionali per creare messaggi duraturi di pace, speranza, salute e convivenza. Il progetto è stato supportato dall’Agenzia per la Cooperazione Tecnica e lo Sviluppo (ACTED), l’UNICEF e l’Unità per l’Aiuto Umanitario e la Protezione Civile della Comunità Europea (ECHO).

Asmad, 7 anni

“Finora ho dipinto [con aptART] per dieci ore. Mi piace dipingere i fiori. No, aspetta: mi piace dipingere ogni cosa!”

Hour, 11 anni

“Ho dipinto un grosso albero come quello che c’è in Siria. Voglio sedermi proprio sotto quest’albero quando torno in Siria di nuovo. Ho dipinto anche una grande casa con sopra delle decorazioni. Mi è piaciuto usare i colori e soprattutto il verde. Vorrei dire: grazie!”

Mohammed, 7 anni

“Non vado a scuola perché gli insegnanti sono cattivi con me. Non so leggere né scrivere, ma so come si dipinge e si disegna perché voi me lo avete insegnato.”

Zaynab, 10 anni

“Il mio colore preferito è il rosso perché è il colore dei cuori e dell’amore. Voglio disegnare città, io. Quando disegno nei workshop imparo un sacco di cose sui colori e sui pennelli. Non ho mai disegnato prima, sono felice di imparare qui.”

Rowan, 11 anni

“Ho lavorato nella tenda di ACTED. Avevamo un sacco di colori con Jumana. Abbiamo disegnato dei fiori e ciò che mi è piaciuto di più è stato il fatto che eravamo con Jumana. Voglio dire grazie per la pittura. Quando torno in Siria spero di poter dipingere anche lì.”

Salhe, 12 anni

“Ho dipinto degli strumenti [sulle tele] perché si tratta di una festa. Poi ci sono alcune pecore, una moschea e un asino. Ho aggiunto delle persone che sono alla festa. Jumana mi ha aiutato a pensare a qualcosa da dipingere e abbiamo fatto pratica su un foglio di carta. Poi ci ha dato la pittura e ha iniziato a tracciare linee e a riempire coi colori. Mi rilasso quando dipingo e questa è la terza volta che vengo a dipingere. La prima volta ho fatto una mappa. Spero di tornare in Siria ma sono felice con voi. Grazie.”

Mohammed, 7 anni

“Ho realizzato uno stencil della mia casa in Siria. Non so cos’è successo alla mia casa.”

Mohammed, 11 anni

“Sono arrabbiato e nervoso per i miei fratelli. Quando disegno mi rilasso. Mi piace il colore giallo perché è il colore del sole. Senza sole moriremmo perché è il sole che porta il nuovo giorno.”

Yasmin, 12 anni

“Adoro un sacco dipingere, mi fa sentire rilassata. Il colore rosso è il mio preferito e qui l’ho usato per dipingere qualcosa legato all’amicizia. Il mio posto preferito per dipingere era in Siria. Lì ho dipinto cose come fiori, cuori ed i nomi della mia famiglia.”

Aha, 9 anni

“Ho dipinto un dottore perché è ciò che voglio diventare da grande. Mi ha reso molto felice dipingere così tanto. Il dipinto è talmente bello.”

Huda, 8 anni

“Prima non sapevo disegnare. Disegnare ed avere colori è una cosa nuova per me. Oggi ho imparato a disegnare un uccello.”

Guarda i murales dei bambini siriani e vai all’originale