Iran News Zoom

Uomo iraniano poco prima dell’esecuzione perdonato da madre vittima

Di Simon Tomlinson. Daily Mail (19/04/2014). Traduzione di Claudia Avolio.

Proprio mentre si preparava ad esalare il suo ultimo respiro, ecco l’incredibile momento in cui un uomo che ne ha assassinato un altro ha salva la vita pochi secondi prima dell’impiccagione. Perché la madre della vittima ha vissuto un commovente ripensamento. Bendato e col cappio legato stretto attorno al collo, l’uomo iraniano che ha ucciso il figlio della donna stava per ricevere il calcio alla sedia sotto di lui dai genitori della vittima.

Ma come mostrano le immagini, la madre gli si è avvicinata, lo ha schiaffeggiato in volto e ha deciso di perdonarlo in uno straordinario atto di clemenza. I genitori poi hanno rimosso il cappio suscitando la gioia della madre dell’uomo che è corsa ad abbracciare la madre della vittima per aver ridato a suo figlio libertà. Il padre della vittima, Abdolghani Hosseinzadeh, ha rivelato che sua moglie ha avuto un ripensamento dopo che loro figlio le è apparso in sogno. L’uomo ha detto: “Tre giorni fa, mia moglie ha visto nostro figlio in un sogno in cui le diceva di essere in un posto tranquillo ora e che lei non avrebbe dovuto vendicarsi”.

“Questo ha calmato mia moglie”, ha proseguito l’uomo, “e abbiamo deciso di riflettere fino al giorno dell’esecuzione”. Il padre ha affermato che le azioni della moglie sono ancora più notevoli dal momento che la famiglia aveva già perso un figlio in un incidente in moto all’età di 11 anni. Quest’ultima notizia è stata riportata da The Guardian che a sua volta ha citato l’agenzia di Stato semi-ufficiale Isna. L’uomo che ha assassinato il figlio, conosciuto come Balal, era stato condannato a morte per aver accoltellato Abdollah Hosseinzadeh Junior, 18 anni, nel corso di una rissa in strada nella città iraniana Royan, sette anni fa.

Ma il padre della vittima crede che Balal non intendesse davvero uccidere suo figlio. Dice: “Abdollah è stato offeso e l’ha preso a calci, ma a quel punto l’uomo che lo ha assassinato ha tirato fuori un coltello dal calzino. Balal non sapeva maneggiare un coltello, era ingenuo”. In una applicazione letterale della shari’a (ovvero la legge islamica) per la “retribuzione” – nota come qisas – la famiglia della vittima può prendere parte all’esecuzione. Hanno anche voce in capitolo sull’annullare la sentenza, ma non il periodo di detenzione. Non è chiaro, ora, se Balal sarà anche liberato.

Vai all’originale e guarda le foto di quanto accaduto