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Una sola settimana divide gli egiziani dalle elezioni presidenziali.

Dal Cairo: Luca Pavone

Un interessante contrasto si nota nei sondaggi: quelli condotti sui social networks e su internet vedono in prima posizione l’ex esponente dei Fratelli Musulmani, Aboul Fotouh e Hamdeen Sabahi ,nasseriano e di sinistra. Leggendo i sondaggi sui giornali e sui media più tradizionali, Amro Moussa (il quotidiano El Ahram lo da addirittura al 40% ) è in testa seguito da Ahmed Shafeq e Aboul Fotouh. Considerato chi utilizza maggiormente internet, è chiaro che tra i giovani Aboul Fotouh e Sabahi sono senza dubbio i preferiti, mentre per i più adulti Amro Moussa  ha un grande seguito. Nessuno può esserne certo ma pare che si andrà al ballottaggio, in quanto, almeno seguendo i sondaggi, nessun candidato avrà il 50% al primo turno.
Anche nelle strade, le opinioni sono molte: Chiedendo ai giovani universitari durante la festa di laurea all’università di Ain shams, quasi tutti hanno dichiarato il loro appoggio ad Aboul fotouh o Sabahi: “basta con le vecchie facce del periodo Mubarak”, “ né Ikhwan né Folool”. Nel ricco quartiere di Masr el Gedida, molti hanno dichiarato di voler votare per Ahmad Shafeq, l’ultimo primo ministro prima della caduta di Mubarak : “vogliamo ordine e sicurezza nelle strade e serve un uomo forte”.
Da notare la notevole rimonta di Hamdeen Sabahi , soprattutto dopo l’appoggio dei salafiti (che hanno “scaricato” Mohamad Morsi dei Fratelli Musulmani) al candidato Aboul Fotouh, il che ha creato non pochi dubbi sulle sue reali posizioni soprattutto in relazione al suo passato decennale nei Fratelli Musulmani, spingendo a una retromarcia di molti liberali che lo avevano (forse troppo frettolosamente) appoggiato a occhi chiusi.
Non c’è dubbio che alla vigilia di un voto così importante sette giorni siano un’eternità e certamente ancora tutto può accadere in quest’Egitto che si prepara  ad uscire da una fase transitoria fatta di successi, tragedie , sogni e speranze. Un‘ Egitto ferito ma sempre in piedi, un popolo meraviglioso  che non darà vita facile  a chi si appresta a governare il paese nei prossimi anni.

About the author

Zouhir Louassini

Zouhir Louassini. Giornalista Rai e editorialista L'Osservatore Romano. Dottore di ricerca in Studi Semitici (Università di Granada, Spagna). Visiting professor in varie università italiane e straniere. Ha collaborato con diversi quotidiani arabi tra cui al-Hayat, Lakome e al-Alam. Ha pubblicato vari articoli sul mondo arabo in giornali e riviste spagnole (El Pais, Ideas-Afkar). Ha pubblicato Qatl al-Arabi (Uccidere l’arabo) e Fi Ahdhan Condoleezza wa bidun khassaer fi al Arwah ("En brazos de Condoleezza pero sin bajas"), entrambi scritti in arabo e tradotti in spagnolo.

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