Algeria News Zoom

Una primavera araba in Algeria?

Di Adam al-Sabiri. Al-Akhbar (25/11/2014). Traduzione e sintesi di Roberta Papaleo.

Alcuni rappresentanti diplomatici dell’Unione Europea hanno intavolato colloqui con diverse organizzazioni politiche algerine, tra le quali il Comitato per  le Libertà e la Transizione Democratica affiliato all’opposizione. La cosa ha fatto infuriare le forze pro-governative, che hanno accusato l’opposizione di “tradimento”, esacerbando le tensioni tra le due parti e svelando alcuni dei misteri della lotta al potere nel Paese.

È stato Amar Saadani, leader del partito al potere, ad attaccare l’opposizione gridando al “tradimento”, dicendo che i suoi membri erano “voci discordanti mosse da mani nascoste che non vogliono il bene del Paese”. Sebbene Saadani fosse presente alla riunione, ha dichiarato che l’incontro tra la delegazione europea e l’opposizione “apre la strada all’intervento estero e al ritorno del colonialismo”. In reazione alla richiesta di elezioni presidenziali anticipate, Saadani ha detto che tale richiesta è equivalente a un colpo di Stato e costituisce un’aggressione alla volontà del popolo, sottolineando che l’unico scopo dell’opposizione è quello di andare alla presidenza.

Durante l’incontro, il leader del partito al potere ha fatto domande ai diplomatici europei del tipo “Dov’era l’Unione Europea quando l’Algeria stava combattendo il terrorismo da sola?” e “Oltre alle macerie, cos’ha lasciato l’Europa dopo il suo intervento in Siria, Iraq, Yemen e Libia?”. Sadaani era chiaramente contro la discussione della situazione interna all’Algeria con la delegazione europea. In conclusione alle sue dichiarazioni, ha affermato che l’Algeria è l’unica repubblica araba al mondo funzionante e che l’UE stava cercando di sabotarla attraverso i partiti di opposizione, accusandoli di tentare di minare la Costituzione.

L’opposizione ha risposto alle accuse. Naaman Laawar, parlamentare dell’alleanza Algeria Verde e membro dell’ufficio politico del Movimento Islamista per la Società della Pace, ha dichiarato che l’incontro con la delegazione UE è stato normale e trasparente. Laawar ha spiegato che l’incontro con i diplomatici europei ha affrontato la situazione politica in Algeria in quanto la delegazione era preoccupata principalmente per gli interessi comunitari, “in vista dell’elaborazione di una partnership tra le due parti”. Laawar ha aggiunto che il leader del partito, Abdel Razzaq Maqari, si è deliberatamente astenuto dal presentarsi all’incontro proprio per evitare simili interpretazioni.

Lawwar ha sottolineato che a delegazione dell’opposizione non ha chiesto ai diplomatici europei di fare da mediatori con le autorità ed ha accusato i partiti pro-governatici di promuovere “un’immagine distorta” dell’Algeria. Laawar ha concluso dicendo che è necessario ascoltare una terza voce per poter cambiare la situazione.

Da parte sua, Lakhdar Benkhelaf, parlamentare del Fronte Islamista per la Giustizia e lo Sviluppo, ha dichiarato che il Comitato per  le Libertà e la Transizione Democratica, che rappresenta l’opposizione, “non è interessato a ciò che dicono i partiti filogovernativi”, accusandoli di servire degli interessi meschini e di cercare di destabilizzare l’opposizione. Quest’ultima, ha aggiunto Benkhelaf, continuerà ad incontrarsi con la delegazione europea nei prossimi giorni, evidenziando che l’UE ha accettato le raccomandazioni sulle elezioni presidenziali anticipare.

Alla luce di questi sviluppi, ora gli occhi sono puntati sugli esiti della nuova situazione politica dei prossimi giorni, specialmente dopo che il governo ha accusato l’opposizione di “tradimento” e dopo gli sforzi dell’opposizione di coinvolgere attori stranieri per cercare di soddisfare le sue richieste interne. Gli osservatori considerano quest’ultima questione come un pericolo sviluppo che potrebbe ripercuotersi sugli interessi del popolo algerino.

Adam al-Sabiri è un giornalista e corrispondente per Al-Akhbar.

Vai all’originale