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Una fata marocchina

Se sei donna sei sempre dieci passi avanti ma se sei donna, marocchina, musulmana e sociologa sei una fata e anticipi le cose prima che queste accadano. Nel 2002 Fatima Mernissi scriveva un bel libro ” Islam e democrazia ” in cui con dolcezza, un pizzico di umorismoe tantissima pazienza ci spiegava concetti profondi dell’anima arabo-islamica e del suo entusiasmo ad inserirsi nel percorso della modernità. Mernissi ci apre le porte della lingua araba e ci porta dentro i significati delle parole; ” islam”  sottomissione in seguito ad una tregua , ” rahma ” tenerezza sensibilità, ” shirk ” partecipazione come disordine, ” hawa ” passione e opinione personale per svelarci le paure del mondo islamico e il senso di impotenza che lo irrigidisce di fronte al mondo che cambia verso una modernità che stenta ad imporsi nelle società arabo-islamiche. Alle derive fondamentaliste Fatima Mernissi risponde con l’audacia e la testardaggine dei giovani arabi che entrano nel dialogo del mondo con Internet e le televisioni satellitari, con la determinazione delle donne che reclamano la libertà e si associano di fronte al potere che le ignora violentandole di giorno in giorno. Ed i protagonisti delle rivolte arabe di questi due ultimi anni sono stati proprio i giovani e le donne stanchi di essere depredati della loro dignità ed incantati da false ideologie che incantano soltanto gli uomini di potere chiusi nella loro ignoranza. Ci voleva una fata come Fatima per avvertirci che il mondo stava cambiando, sarebbe stato meglio senza spargimento di sangue ma si sa quando il gioco poi passa agli uomini questi non sanno che giocare con le armi