Politica

Un regalo dalla Fratellanza Musulmana

Il massacro dei giudici .... di Doaa Eladl webIl dopo Tahrir è un disastro completo di sicuro non per colpa dei manifestanti della piazza o dei morti e feriti durante i giorni della protesta.

Con le elezioni e la vittoria dei Fratelli Musulmani i guai dell’amministrazione Mubarak si sono amplificati e ingarbugliati, tutto il marcio è venuto a galla e di questo gli egiziani devono ringraziare soltanto la Fratellanza che fino ad ora non è riuscita a fare meglio del passato governo.

Se prima i guai erano gravi ma venivano nascosti da un progresso di facciata ora in Egitto tutto è al collasso dalle istituzioni all’economia e sembra che nessuno  riesca ad impegnarsi per migliorare la situazione.

Con le elezioni sembrava che gli islamisti fossero la soluzione a tutti i mali di una politica senza Dio e senza ordine ma con il passare del tempo gli egiziani si sono resi conto che le fantasiose legislazioni in nome della Shari’a sono fallimentari e soprattutto sono una copertura ai veri problemi di un Egitto alla deriva.

Con la loro incapacità a fare politica i Fratelli Musulmani  si sono tirati la zappa sui piedi e l’Egitto alla bancarotta ha capito che il vero pericolo per l’islam sono proprio loro che di politica e di finanza non capiscono proprio niente.

Lo stato islamico dei Fratelli Musulmani non è altro che il rimescolamento dello stato di Mubarak; non ha niente a che vedere con la vera ideologia di uno stato islamico visto che il sistema mantiene la corruzione, il loro concetto di economia è davvero elementare, e le loro politiche sociali sembrano riportare il paese al medioevo.

I veri credenti musulmani inorridiscono di fronte alla storpiatura dell’Islam e soprattutto dell’Islam politico messo in atto dalla Fratellanza.

E’proprio vero che da un male può nascere un gran bene.

Ecco quindi che in un caos totale si vede una flebile luce quella della laicità che si fa avanti grazie alla delusione data da quei politici che “ giocano con l’Islam a loro piacere “ senza concludere nulla perla società egiziana.

L’Egitto sta distruggendo il progetto internazionale dei Fratelli Musulmani; il Pakistan ha detto di non volere seguire il modello egiziano, in Marocco i politici mettono in guarda dall’egizianizzazione, gli Emirati Arabi e il Kuwait sono apertamente in guerra con le cellule della Fratellanza e il governo giordano ha usato ciò che sta accadendo in Egitto per screditare ed emarginare la filiale locale della Fratellanza.

In Occidente l’idea che i fratelli Musulmani siano dei riformatori sta tramontando, se l’esempio di compatibilità di Islam e democrazia è quello dato dall’Egitto sembra proprio che le due cose non possano andare d’accordo.

Gli egiziani sono soli a combattere il loro conflitto civile contro le forze islamiste capaci di retorica e di idee fuori dal tempo proprio come è successo agli iraniani che avevano inneggiato all’Ayatollah che ben presto li ha traditi forse più dello Scià.

Gli islamisti egiziani hanno aspettato 80 anni per arrivare al potere ma sembra che tutti questi anni non siano serviti a nulla.

Grazie alla Fratellanza l’Egitto un giorno sarà laico e forse libero.