Asharq AlAwsat (16/09/2012). Degli 80 mila siriani presenti in Turchia, circa la metà vive al momento fuori dai campi dei rifugiati. L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati stima che siano in realtà 60 mila, e le autorità turche stanno considerando ora la possibilità di farli entrare nei campi oppure provvedere al loro trasferimento in altre province. “Qualche giorno fa la polizia è venuta a dirci che dovevamo lasciare Antiochia, dandoci il nome di tre o quattro posti in cui potevamo andare,” dice Mahmoud Mohammed, 35 anni, rifugiato siriano che vive con sua moglie, il loro bimbo di 2 anni e la famiglia di suo fratello, in un appartamento di due stanze per 116 euro al mese.
Samar Mohammed, sua moglie, dice che hanno provato a vivere in un campo, ma le condizioni di vita erano difficili. “Mio figlio ha la bronchite e ne soffre le complicazioni, ha bisogno di mangiare cibo particolare e di vivere in un ambiente sano,” dice Samar, “Le nostre esigenze non sono state risolte nel campo e mio figlio è peggiorato”. Il sindaco di Antiochia imputa la necessità di trovare un altro luogo per i rifugiati a questioni di sicurezza, legate anche alle tensioni settarie presenti lungo il confine turco-siriano.
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