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Turchia: l’ISIS punta a Istanbul?

Hurriyet Daily News (09/08/2014). L’ISIS ha minacciato di “liberare” Istanbul, accusando la Turchia di prosciugare il con le dighe costruite sull’Eufrate il Nord della Siria, in particolare la città di Raqqa, considerata capitale del califfato.

“Prego Dio che il governo apostata (turco) riconsideri le sue decisioni, perché se non lo fa ora, le riconsidereremo noi per lui liberando Istanbul”, ha detto Abu Mosa, dell’ “ufficio stampa” dell’ISIS a Raqqa, in un’intervista con Medyan Darieh, il primo giornalista che segue dall’interno le vicende dei combattenti islamici. “E’ una chiara minaccia”, continua Abu Mosa, “se non aprono la diga (Ataturk) la sbloccheremo noi da Istanbul”.

Lo sfruttamento delle acque dell’Eufrate è al centro della controversia tra Tirchia, Siria e Iraq dagli anni ’70. A maggio il governo siriano ha accusato l’ISIS di bloccare l’approvvigionamento idrico di Aleppo, mentre il quotidiano libanese Al-Akbar ha puntato il dito contro Ankara, colpevole di interrompere il flusso delle acque dell’Eufrate.