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Tunisia: uccisione Mohamed Brahmi, le reazioni

tunisia, protesteTunisia Live (26/07/2013). Alle 19:40 di ieri sera, il presidente tunisino Moncef Marzouki ha parlato in televisione affermando: “Le persone che hanno ucciso quest’uomo, quest’essere umano, questo tunisino nonché questo musulmano, lo hanno fatto il 25 di luglio (festa della Repubblica in Tunisia) – questa non è una coincidenza”. Un’ora dopo il partito al governo Ennahda ha rilasciato una dichiarazione in cui definisce le intenzioni degli assassini di Mohamed Brahmi come di chi vuole “destabilizzare il Paese, intimidire il popolo, dipingerci come uno Stato che ha fallito”. La programmazione tv di Ramadan è stata sospesa, così come tutti i voli della Tunisair previsti per oggi sono stati cancellati in concomitanza con lo sciopero generale chiesto dall’UGTT. Le persone si sono riunite in protesta in diverse parti della Tunisia, tra cui Avenue Bourguiba dove la polizia ha lanciato gas lacrimogeni per disperdere la folla.

I manifestanti hanno invocato la caduta del governo Ennahda e secondo una fonte di Siliana alcuni si sarebbero riuniti davanti alla sede dell’UGTT e avrebbero poi dato alle fiamme il locale dell’ufficio di Ennahda. Per le strade pneumatici incendiati e vie bloccate. Nell’arco della notte gli Stati Uniti hanno condannato l’assassinio di Brahmi affermando che “la violenza non ha spazio nella transizione democratica della Tunisia”.

La portavoce del dipartimento americano di Stato, Marie Harf, ha invitato “tutti i tunisini a rinunciare alle violenze e ad esprimersi pacificamente”. Poco prima di mezzanotte, è stato confermato che i funerali di Mohamed Brahmi si svolgeranno sabato e che sarà sepolto accanto a Chokri Belaid. Verso l’una del mattino Avenue Bourguiba appariva calma. Il ministero degli Interni terrà oggi una conferenza stampa in cui fornirà nuovi ragguagli sul caso Belaid e riferirà dell’assassinio di Brahmi.

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