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Tunisia: i tunisini ricordano Sidi Bouzi. Un anno fa la scintilla che aprì la primavera araba

Elaph (18/12/2011). Migliaia di tunisini, tra cui il neo eletto presidente Marzouqi, si sono riuniti ieri nella città di Sidi Bouziz per ricordare la scintilla che fece scoppiare la rivoluzione della Tunisia. Proprio in questa città il 17 dicembre scorso un giovane venditore ambulante, Muhammad Bouazizi, si diede fuoco in segno di protesta, in seguito alla requisizione delle sue verdure da parte della polizia.
La sua azione disperata è stata la scintilla che ha risvegliato la società e sopratutto i giovani tunisini. Dopo quel 17 dicembre infatti è iniziata una rivoluzione popolare senza precedenti che ha portato al rovesciamento del regime di Zine El Abidine Ben Ali, al potere da 23 anni.La rivoluzione si è poi diffusa nei vicini stati arabi conducendo alla caduta dei regimi dittatoriali dell’Egitto e della Libia e a forti scontri in paesi come Siria, Yemen e Bahrein.
Il presidente Marzouqi, in apertura della festa a cui hanno partecipato numerosi intellettuali ed attivisti politici, ha detto “sono venuto qui per dire grazie a questa città e grazie alle province circostanti che hanno sofferto per lunghi decenni il disprezzo, grazie perché esse hanno ridato la dignità alla Tunisia e al suo popolo, grazie perché sono state la scintilla che ha fatto esplodere la rivoluzione che ha sfidato i confini”.
Nella piazza in cui il giovane Bouaziz morì si erge oggi la sua foto, la bandiera tunisina e le foto dei 300 martiri della rivoluzione “della dignità e della libertà”. L’attivista tunisino Sberan Amari ha detto nel suo discorso “sono orgoglioso di essere qui oggi, perché vedo intorno a me giovani che hanno sfidato a petto nudo le forze di sicurezza tunisine con lo scopo di difendere i valori della dignità e della libertà”.
Lo stesso senso d’orgoglio viene espresso dalla madre del martire Bouaziz che nel ricordo di suo figlio, e di tutti i martiri della rivoluzione, ha anche esternato il suo ottimismo per il futuro del paese. Dallo scorso 17 dicembre, infatti, in Tunisia si sono susseguiti molti cambiamenti politici: dalle elezioni per l’Assemblea Costituente che ha visto la vittoria del partito islamico Al-Nahda, alla nomina del Presidente della Repubblica, il primo presidente eletto dopo 23 anni.