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Tra il lecito e la follia

Articolo di Mustafa Najjar. Al Masry al Youm (11/11/2012). Traduzione di Silvia Di Cesare.

Nella seconda fila di un’aula liceale, uno studente del Cairo, passa la maggior parte del suo tempo su diversi siti internet di sport, politica e società, persino nella sua classe  riesce a connettersi ad internet attraverso il suo smartphone. Dopo la clamorosa notizia della chiusura dei siti pornografici questo ragazzo mi ha inviato un messaggio in cui scriveva: “Voglio dire a tutte queste intelligentissime persone che hanno lasciato perdere i problemi della società e sono occupati a decidere se chiudere i siti pornografici o no , che pur essendo un ragazzo non esperto di informatica, conosco decine di modi per  entrare facilmente in qualsiasi sito bloccato. Voglio dire a queste persone che l’idea di chiudere i siti pornografici non ci permetterà di costruire una società pura e integra. In compenso esso toglierà dall’assistenza ai poveri non meno di 100 milioni di sterline pur non impedendo, a chi vorrà, di entrare in questi siti, causando inoltre un rallentamento della connessione internet che creerà molti problemi a quegli studenti che utilizzano internet per ampliare le proprie conoscenze e non per le banalità.

Sono rimasto colpito dal messaggio di questo giovane ed ho deciso di seguire la battaglia per la chiusura dei siti pornografici, considerata da molti una grande vittoria per la società.

Lo stato di superficialità che sta governando lo scenario pubblico in Egitto continua. Mentre circa la metà della popolazione vive sotto la soglia di povertà ed il 20 % di esso abita in baraccopoli in condizioni di vita che non possono essere considerate umane ed il bilancio statale ha raggiunto il livello di deficit più alto della sua storia e rischia di dichiarare il fallimento. In questa situazione il governo ha deciso di spendere circa 100 milioni di sterline, secondo le stime degli esperti, per cercare di bloccare i siti pornografici su Internet, pur sapendo che anche un novizio internauta conosce Proxy o modi per aggirare questi blocchi.

Tutte le società di telecomunicazioni in Egitto possiedono avanzati programmi che mettono a disposizione dei propri clienti per bloccare pagine indesiderate su internet. Chiunque lo volesse potrebbe rivolgersi direttamente alla propria compagnia per bloccare l’ingresso a siti pornografici, senza che ciò richieda oneri o spreco di tempo per lo stato, mentre persone muoiono perché impossibilitati a coprire i costi delle spese mediche o perché non sono tutelati dalla previdenza sociale.

Nelle baraccopoli egiziane decine di persone, donne, uomini e bambini, vivono in una sola stanza perché non hanno altre possibilità, contribuendo con la povertà e la miseria alla diffusione dell’incesto e della deviazione morale. Ciò però non ha attirato l’attenzione dei nuovi vincitori, guardie della morale e servitori della religione, che non hanno diretto i propri sforzi e la propria attenzione verso coloro che ne avevamo maggiormente bisogno.

La nazione limita la propria attenzione e le proprie priorità verso il basso, senza guardare avanti e senza progredire. O protettori della morale, coloro che entravano nei siti pornografici continueranno a farlo ogni volta che vorranno e ciò non porterà nessun beneficio al paese, ma solo un grande spreco di risorse. Incoraggiate la gente con la morale, con i valori per riconquistare la loro fiducia, ma ogni volta che qualcosa viene vietato non si fa altro che spingere la gente a rompere il divieto.