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I tappeti “da guerra” pakistani

droni su tappeti pakistani realizzati nel 2014
Tappeti pakistani con droni
Tappeti pakistani con droni

(Rue89)Kevin Sudeith è un collezionista di tappeti, ma non di tappeti qualsiasi. Egli colleziona tappeti “di guerra”. Nel mese di novembre 2014 ha ricevuto tre tappeti da Peshawar, Pakistan, raffiguranti tre droni. È stata la prima volta che ne ha visti di questo tipo. E racconta: “Ho visto per la prima volta tappeti di guerra a metà degli anni ’90, durante una festa a casa di un collezionista italiano. Dopo un anno di ricerca, ne ho trovati alcuni in un mercatino delle pulci a New York”.

Ritornando ai tappeti con i droni, secondo Sudeith si tratterebbe di droni utilizzati in Pakistan: “Gli autori sono Turkmeni afghani che si stabilirono in Pakistan dopo aver vissuto come rifugiati”, ha precisato.

Dopo l’invasione dell’Afghanistan da parte dei sovietici infatti, i tappeti con motivi militari si sono inseriti nel mercato conquistandosi un posto accanto a quelli con motivi floreali e geometrici.

Sui motivi della loro diffusione gli esperti si dividono: secondo alcuni rappresentavano gli orrori della guerra, secondo altri invece era solo un modo per soddisfare gli acquirenti americani. Per molti collezionisti essi rappresentano infatti non solo opere d’arte ma anche documenti storici veri e propri.

Su tappeti c’è raffigurato un po’ di tutto: elicotteri, AK-47, gli attacchi dell’11 settembre, attrezzi esplosivi o mujaheddin.

Quando nel 2004 Thomas Gutter, responsabile del centro di Studi afghani presso l’Università del Nebraska, è stato intervistato a riguardo, ha detto che la vita di tutti i giorni era sempre stata rappresentata sui tappeti afghani, mentre quelli di guerra veri e propri sono diventati un’industria a parte per i rifugiati afghani in Pakistan, soprattutto da quando hanno realizzato il loro successo commerciale con i turisti, anche per la presenza militare nella regione.