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Tahar Ben Jelloun: “Hollande, vieni a Rabat!”

Di Abd al-Moughit Goubran. Hespress (09/06/2014). Traduzione e sintesi di Maryem Zayr.

Sembrerebbe un rimprovero, quello espresso dallo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun nei confronti del presidente francese François Hollande in una lettera pubblicata sulla rivista francese Le Point, nella quale lo scrittore gli chiede di fare un visita di cortesia al re Mohammed VI.

L’iniziativa di Ben Jelloun è data dal contesto di forte tensione tra Rabat e Parigi a causa dell’incidente diplomatico del febbraio scorso che ha visto coinvolto Abdul Latif Hammouchi, capo dell’intelligence marocchina, ulteriormente alimentata dalle dichiarazioni fatte dall’ambasciatore francese che ha descritto Marocco come “un amante odiato, ma con cui siamo costretti a convivere”.

Nella sua lettera al presidente francese, Ben Jelloun ha descritto i politici francesi come coloro che amano i Paesi che hanno un’atteggiamento negativo verso la Francia, facendo riferimento all’Algeria e sottolineando che nessun leader francese abbia mai osato descriverla come “un amante odiato ma con cui siamo costretti a convivere”.

Ben Jelluon, vincitore del premio Goncourt nel 1987, ha aggiunto che “il Marocco è sempre stato un Paese vicino alla Francia, trattato da sempre con rispetto e apprezzamento, per non dimenticare che il protettorato francese non ha portato ad una sanguinosa guerra come è accaduto con L’Algeria”.
Parlando d’Europa, Ben Jelloun ha scritto: “Signor Presidente, so che non è contento di quanto sta accadendo, con la sconfitta alle elezioni comunali, la schiacciante vittoria del Fronte Nazionale e il tasso di disoccupazione che continua a salire. Questo è il momento giusto per farle un rimprovero, ma è anche il modo per spingerla verso il cambiamento di alcuni atteggiamenti per uscire dal vicolo cieco in cui è giunto. Per cui, non lasciare che la tensione aumenti”.

Lo scrittore ha così concluso la sua lettera: “Il Marocco è interessato al futuro dell’Europa, attualmente monopolizzata da estremismi populisti e xenofobi. Il Marocco ha bisogno che la sua identità venga protetta. Lasci viaggiare la sua immaginazione e faccia qualcosa che sorprenda tutti, francesi e marocchini. Si informi di più sulla storia del Marocco e cerchi di avere una visione più ampia e più ambiziosa. Sono certo che tutto questo le farà del bene”.

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