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Somayya Jabarti, prima direttrice di giornale in Arabia Saudita

Di Ben Flanagan. Al-Arabiya (16/02/2014). Traduzione e sintesi di Cristina Gulfi

Il quotidiano Saudi Gazette ha nominato la prima caporedattrice dell’Arabia Saudita, un passo “storico” in un regno così conservatore. Somayya Jabarti ha infatti preso le redini da Khaled Almaeena.

“Il tetto di cristallo è stato scalfito e mi auguro che si apra finalmente una porta”, ha dichiarato la Jabarti in un’intervista, aggiungendo: “Per la prima volta in assoluto è stato rotto uno schema che riguarda tutti i caporedattori del regno”.

La direttrice ha poi parlato delle responsabilità derivanti dalla nuova posizione, poiché la sua affermazione professionale potrebbe avere un impatto sulla carriera di altre donne. Il vero successo, infatti, arriverà quando “altre saudite nel settore dei media occuperanno ruoli dirigenziali”.

Prima di approdare alla Saudi Gazette nel marzo 2011, Somayya Jabarti ha lavorato per ben nove anni alla testata rivale Arab News, dove ha fatto carriera fino a diventare vice-direttrice. Dice di non aver mai subito forme di sessismo o razzismo al suo attuale giornale, dove su circa 20 giornalisti solo tre sono uomini.

La maggioranza è formata da donne perché queste sono più interessate al giornalismo, tuttavia bisogna tener presente che i direttori di contenuti sono soprattutto uomini. Inoltre, le restrizioni sui visti e l’orario di lavoro rappresentano degli ostacoli all’assunzione di un numero maggiore di donne.

L’ex caporedattore Almaeena ha confermato il cambiamento al vertice del giornale, definendo la nomina di Jabarti un evento di portata storica per l’Arabia Saudita. Era da tanto che voleva vedere una donna saudita “entrare in questo bastione tutto al maschile” e ci tiene a precisare che se ci è riuscita è per i suoi meriti, non per una questione di genere. Infine, ha annunciato la sfida che la neo-direttrice si troverà ad affrontare: Twitter, il principale concorrente di ogni giornale.

“Un caporedattore è come un comandante di plotone”, ha scritto Almaeena: “Deve prendere decisioni immediate, sparare dal fianco e saper improvvisare senza basarsi sulle regole. È una cosa che amo fare, come ho dimostrato mettendo in prima pagina la storia delle due atlete saudite alle Olimpiadi mentre gli altri sono stati restii. Per la nostra squadra, le linee rosse sono sempre state sottili e sfocate”.

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