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Siria: un manifesto intellettuale anti-Assad

bashar3Al Quds al Araby (18/07/2013). Più di 100 intellettuali siriani tra i quali il noto pensatore Sadiq Jalal al-Azm hanno redatto un manifesto, giovedì,  nel quale: dihiarano l’unità del territorio siriano, chiedono di cacciare Bashar al-Assad e rifiutano il coinvolgimento della Siria in conflitti regionali.

I firmatari del manifesto “credono fermamente che il sistema dispotico e corrotto che governa il destino della Siria da più di 40 anni è responsabile dei fatti tragici che sta vivendo il paese e che è necessario che il regime con tutti i suoi simboli cada perché la Siria possa tornare ad essere libera” .

Il manifesto continua palesando la speranza dei firmatari che venga trovata una soluzione politica che faccia a meno di spargimenti di sangue e che preservi l’integrità del territorio nazionale .

Nel testo viene poi  sottolineata l’urgenza di  piegare Bashar al Assad e i pilastri sul quale regge il suo regime. Viene inoltre richiesto  il passaggio dei poteri, sotto l’egida delle Nazioni Unite, ad un governo temporaneo che abbia pieni poteri e che crei le condizioni necessarie per eleggere un’Assamblea Costituente che dia una Costituzione democratica al Paese e che supervisioni elezioni parlamentari corrette.

Il manifesto riporta anche che i firmatari “si impegnano a riscattare le vittime del popolo siriano, la loro lunga sofferenza  e il loro eroismo nel lottare contro la tirannia e l’abuso di potere, e si impegnano altresì a tenere sotto controllo gli sviluppi regionali e internazionali”.

Infine i firmatari dichiarano di “ appoggiare le forze rivoluzionarie che lottano perché venga instaurato un regime democratico che assicuri le libertà individuali nonché i principi di uguaglianza tra cittadini senza nessun tipo di eccezione”.

Tra i firmatari più di spicco, accanto a al-Azm, si possono citare anche Ahmad Hasu e Tamam ‘Azam.