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Siria: ucciso l’ostaggio giapponese

Al-Jazeera (01/02/2015). Dura e unanime la condanna internazionale dell’uccisione da parte dei cartelli del jihad dell’ostaggio giapponese Kenji Goto. Ora l’apprensione è rivolta alla sorte del pilota giordano Muath al-Kaseasbeh.

Ieri l’organizzazione terroristica Daish (conosciuto in Occidente come Isis), ha diffuso un video che mostra l’uccisione del secondo ostaggio giapponese nelle loro mani, il fotoreporter 47enne Kenji Goto. Secondo le autorità giapponesi il video è attendibile. Dure le parole di condanna di questo assassinio efferato da parte di tutta la comunità internazionale. “Il Giappone non sarà sconfitto dal terrorismo”, ha dichiarato il primo ministro giapponese Shinzo Abe. Per il primo ministro britannico David Cameron i cartelli del jihad sono “la personificazione del male”. Simili le parole di condanna da Washington e Parigi. “I nostri pensieri vanno a parenti a amici di Goto”, ha aggiunto il presidente Usa Barack Obama.

Intanto i familiari del pilota giordano Muath al-Kaseasbeh hanno chiesto al governo di Amman di diffondere notizie sulla sua sorte. Daish aveva infatti chiesto alla Giordania di liberare la sua militante Sajida al-Rishawi, in carcere, in cambio della vita dei due ostaggi, Kenji Goto e Muath al-Kaseasbeh.