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Siria: l’opposizione siriana chiede al Consiglio di Sicurezza di agire con urgenza

Al-Quds al-Arabi (13/07/2012). L’opposizione siriana ha chiesto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di emanare una risoluzione “immediata e decisiva” nei confronti del regime di Damasco dopo il massacro che ha portato alla morte di più di 150 persone, secondo l’osservatorio siriano dei diritti umani, nel paese di al-Tarimsa, nella campagna di Hama, Siria Centrale. L’associazione dei Fratelli Musulmani in Siria sostiene l’inviato arabo e internazionale Kofi Annan, così come l’Iran continua ad essere alleato del regime di Bashar al-Assad responsabile del massacro.

Il Consiglio Nazionale siriano, maggiore alleato dell’opposizione, ha annunciato in un comunicato che “per fermare i crimini dilaganti che minacciano l’esistenza della Siria e la pace regionale e internazionale è necessaria una risoluzione urgente e decisiva da parte del Consiglio di Sicurezza ai sensi del capitolo VII per proteggere il popolo siriano.” Il capitolo VII della carta ONU prevede, in caso di minaccia della pace, l’applicazione di misure coercitive che vanno dalle sanzioni economiche all’uso della forza militare.